L’ex allievo più longevo d’Italia
“Riesi è la città dell’exallievo d’Italia per eccellenza poiché tutte le parrocchie, tranne una, sono rette da sacerdoti salesiani e quindi qui il profumo di Don Bosco si respira in ogni angolo” ad affermarlo il Direttore della Rivista Voci Fraterne, organo ufficiale degli Exallievi d’Italia, dott. Valerio Martorana intervenuto nel triduo di preparazione alla festa di Don Bosco nel presentare gli exallievi alla città. “Siamo il frutto di quell’educazione ricevuta nel cortile dell’oratorio, nella scuola, in parrocchia ed oggi – prosegue Martorana – a testimoniare la validità e l’efficacia del messaggio del nostro Padre, Maestro ed Amico vi è Salvatore Russo, che compie 100 anni, un secolo di vita al servizio della comunità. Un appello a voi tutti: facciamo in modo che la gente- ci esortava il nostro fondatore- domandando chi siete, possa sentirsi rispondere stupefatta: è un figlio di Don Bosco”.
Salvatore Russo è l’exallievo più longevo d’Italia ed è stato anche deportato nel campo di concentramento Stramlagger XA in Germania; nel 2017 è stato insignito con la medaglia d’Onore dal Presidente della Repubblica; nonno dell’exallievo Filippo D’Amico che ieri, assieme agli altri componenti dell’Unione di Riesi, ha rinnovato il tesseramento dinanzi a don Biagio Lazzara nella parrocchia Don Bosco.
Il primo cittadino Salvatore Chiantia ha simbolicamente ceduto al nonnino di Riesi la sua fascia tricolore nominandolo “sindaco per un giorno”. La celebrazione liturgica del triduo di preparazione alla festa del Santo dei giovani si è conclusa con la promessa degli Exallievi, guidata dal presidente della locale unione Salvatore Giambarresi. La regia dell’organizzazione della festa del Santo dei giovani è stata curata dall’instancabile don Aldo Ballistreri.