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All’ Istituto Comprensivo di Santa Lucia del Mela “Radio Aut” il nuovo docu-film ideato da Francesco Millonzi

Giorno 17 gennaio 2019 noi alunni delle classi quarte e quinte della scuola Primaria XXV aprile ci siamo recati alla scola Media “P. Galluppi” per vedere il film documentario “Radio Aut” ideato dal regista Francesco Millonzi che narra della vita di Peppino Impastato ucciso 40 anni fa per mano di “Cosa Nostra”.

Peppino Impastato nacque il 5 gennaio 1948 a Cinisi n paesino vicino Palermo.

All’età di 29 anni, nel 1977 decise di fondare una radio” Radio Aut” radio autonomia dalla quale denunciava e sbeffeggiava pubblicamente e liberamente i mafiosi del suo paese; questo malgrado lui vivesse in una famiglia in cui anche il padre era un mafioso e che per queste sue trasmissioni lo cacciò fuori di casa

Questo documentario mostra le interviste di alcuni amici e parenti di Peppino, tra cui la mamma e la cognata che hanno vissuto in prima persona la battaglia contro la mafia che portava avanti Peppino  e fa anche vedere  la scena del film “ Cento Passi “ dove Peppino da bambino insieme a suo fratello contava il numero dei passi che ci volevano per andare da casa sua alla casa del boss “Tano seduto” , soprannome che stava a indicare il boss della mafia Tano Badalamenti che poi fu il mandante del suo omicidio

Il documentario procede poi con la testimonianza del fratello Giovanni che racconta che nella notte tra l’8 e il 9 maggio Peppino che aveva 30 anni venne catturato dai suoi assassini e legato ai binari del treno; accanto gli misero una bomba sperando di far credere che Peppino fosse morto nel tentativo di far saltare per aria il treno

Il fratello però capì subito che era stata la mafia ad ucciderlo, ed insieme alla madre Felicia avviarono il processo per omicidio che confermò che Peppino era una persona coraggiosa e pacifica e che la sua morte era avvenuta per mano della mafia; il mandante dell’omicidio Tano Badalamenti fu condannato all’ergastolo.

Si dimostra così che la mafia non è invincibile e che la libertà di informazione, il coraggio di denunciare le ingiustizie a anche la cultura, la scuola, il rispetto delle regole sono fondamentali per combattere tutti i tipi di mafia e che con la violenza e l’arroganza non si ottiene nulla

Viva la legalità e abbasso la mafia perché, come diceva Peppino Impastato: “LA MAFIA È UNA MONTAGNA DI MERDA”.

Classi V Primaria sez. A e B

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