Nel nostro Paese in questi anni è stato diagnosticato un numero elevato di persone malate di diabete, in modo particolare del diabete di tipo 2, che è diffuso soprattutto nei paesi industrializzati. I dati riportano la presenza di 4 milioni di diabetici, 1 milione di persone che non sanno di esserlo e 7 milioni di persone che sono in fase pre-diabete.
Esistono due tipi di diabete: il diabete di tipo 1 e il diabete di tipo 2.
Nel primo caso l’insulina non viene più prodotta dal pancreas in seguito alla distruzione delle cellule ß. La malattia si può sviluppare rapidamente, durante l’infanzia o, più lentamente, in età adulta. La causa dell’insorgenza del diabete di tipo 1 non è ancora chiara però, dopo vari studi, si pensa che questa malattia possa essere una risposta immunitaria in seguito al contatto con agenti patogeni come il citomegalovirus, il virus della parotite e il virus dell’encefalomiocardite. Generalmente l’insorgenza avviene in seguito all’aumento di sete, di quantità di urine, della sensazione di stanchezza, della perdita di peso ecc. Inoltre non vi è modo di guarire definitivamente, infatti la persona è costretta a fare delle iniezioni di insulina e ad adottare uno stile di vita sano per poter riportare nel proprio organismo una stato di equilibrio.
Nel secondo caso, invece, l’insulina viene prodotta dal pancreas ma l’organismo non è in grado di utilizzarla. È possibile prevenire il diabete di tipo 2 cercando di vivere in modo sano, in modo attivo, avendo una corretta alimentazione e praticando attività fisica. Generalmente si sviluppa dopo i 40 anni, quando l’esercizio fisico tende a diminuire e inizia a prevalere l’obesità. Inoltre, bisogna pure considerare un fattore inevitabile, la familiarità, ovvero la predisposizione alla malattia, da cui non si può sfuggire. In quest’ultimo caso, è necessario fare una diagnosi precoce per tenere sotto controllo i livelli di glicemia, aggiungendo anche un adeguato stile di vita e riducendo soprattutto la quantità di grassi.
Vi sono complicanze per entrambi i tipi. Infatti, per il diabete di tipo 1 la persona può andare incontro ad un coma chetoacidosico, che porta alla disidratazione e alla perdita di coscienza. Per il diabete di tipo 2 invece vengono colpiti i vari organi e tessuti come il cuore, i reni, i vasi sanguigni…
Esiste anche un altro tipo di diabete, ovvero il diabete gestazionale che viene diagnosticato durante la gravidanza e si verifica nel 4% dei casi e in genere regredisce dopo il parte.
In risposta all’aumento dei casi di diabete di tipo 2, nel 1991, la Federazione Internazionale del Diabete e l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno istituito la giornata mondiale del diabete che si svolge ogni anno il 14 novembre. È stato scelto questo giorno poiché corrisponde alla data di nascita di Frederick Banting, ovvero colui che nel 1922 ha scoperto l’insulina insieme a Charles Best.
In Italia è organizzata da Diabete Italia che, nel 2017, ha ricevuto la medaglia d’oro dal Presidente della Repubblica per l’impegno nella lotta contro il diabete e per l’ottima organizzazione. In questo evento è possibile ricevere tutte le dovute informazioni su questa malattia, in modo da poterla prevenire ed effettuare gratuitamente l’esame della glicemia capillare e la misurazione della pressione arteriosa.
Quest’anno è stato scelto il tema “Famiglia e Diabete” per invitare le persone a vivere in modo sano prendendosi cura l’uno dell’altro, proprio come una famiglia. La famiglia ha un ruolo fondamentale nell’educazione e nelle cure del bambino e anche nella gestione degli anziani, perciò deve pure pensare al controllo della glicemia. “Dobbiamo avviare un vero e proprio movimento di opinione che porti nel tempo ad un radicale cambiamento culturale” dice il professore Francesco Purello, proprio perché la gente deve essere a conoscenza delle cause del diabete e del pericolo portato dal cibo spazzatura ed è necessaria la collaborazione di tutte le organizzazioni sanitarie, in modo che la promozione della salute diventi una priorità.
Laura Siragusa III C BS