C’è ossigeno…ci sarà vita?
È notizia di questi giorni la scoperta di ossigeno molecolare nel polo sud di Marte, intrappolato a 1.5 km sotto la superfice marziana in un lago sotterraneo di acqua allo stato liquido.
Infatti, questa ricerca condotta dal California Institute of Technology, spiega che grazie a dei particolari calcoli matematici eseguiti sugli ultimi dati raccolti, ci sarebbe ossigeno molecolare, O2 disciolto nell’acqua liquida, al disotto della superficie marziana in una concentrazione superiore a quanto previsto. La presenza di ossigeno molecolare potrebbe far crescere colonie di batteri aerobici, ovvero batteri capaci di utilizzare ossigeno per sopravvivere. I dati utilizzati per formulare questa ipotesi, sono stati raccolti dal Marsis un potentissimo radar di fabbricazione italiana inserito nella sonda europea Mars Express; un concentrato di leggerezza, affidabilità e resistenza. Lanciata nel 2003 la sonda è arrivata nell’orbita marziana solo nel 2010 dopo un lungo viaggio durato 7 anni, tra inconvenienti tecnici iniziali, tempeste solari e pericolosi asteroidi;
Come ipotizzato dall’Istituto Italiano di Astrofisica, dall’Università di Roma e dall’ Agenzia Spaziale Italiana, sotto la calotta di ghiaccio del polo sud marziano è stato scoperto un lago sotterraneo di acqua allo stato liquido.
La temperatura media dell’acqua è intorno ai -68°C perciò al disotto della temperatura di solidificazione dell’acqua che è di 0°C. Questo fenomeno può essere spiegato con 2 fattori: con la presenza di Sali, che abbassano la soglia di solidificazione dell’acqua come già avviene nei nostri mari ai poli terrestri “fino ai -30°C l’acqua salata non congela” e anche con l’enorme pressione di 1.5 km di rocce che sovrastano il lago, infatti come sappiamo all’aumentare della pressione aumentano le temperature dei passaggi di stato. Proprio su questo lago i ricercatori della Nasa hanno sviluppato un modello chimico che ha dimostrato la presenza di ossigeno disciolto nell’acqua, l’ossigeno viene anche utilizzato come parametro chimico per stabilire l’idoneità alla vita aerobica.
Dopo quest’ulteriore scoperta sulle potenzialità di Marte nuovamente ci si domanda: c’è vita su Marte? Basterà qualche goccia d’acqua e qualche molecola di ossigeno a fare avvenire il miracolo della vita?
Marte oggi raffigura il futuro della Terra, infatti quando il nucleo della terra si raffredderà, il campo magnetico terrestre cesserà e verremo bombardati da radiazioni solari che sterilizzeranno la superficie terrestre, il nostro pianeta per ora così accogliente, diventerà un pianeta gelido come Marte. Ma non vi preoccupate ci vorranno alcuni miliardi di anni, è più facile che la Terra diventi sterile a causa dell’uomo anche in meno di qualche secolo.
Valerio Chiantella 3 A BA