La povertà crea discriminazione
L’inaugurazione dell’anno scolastico, che si è tenuta nella scuola secondaria di primo grado “Foscolo” martedì 16 ottobre in coincidenza con la “Giornata Mondiale dell’Alimentazione”, è stata occasione di varie riflessioni e, tra queste, alcuni alunni hanno affrontato un argomento strettamente collegato alla fame nel mondo: l’amore verso il prossimo. Il vero messaggio che i ragazzi volevano dare, attraverso le loro presentazioni e video, era in particolare:
il cibo non va sprecato. Vi sono infatti vari modi per non sprecare il cibo, gesto inaccettabile poiché in moltissimi Paesi del mondo c’è chi purtroppo non può permettersi neanche una briciola di pane. Possiamo quindi, o meglio dobbiamo, combattere questo spreco. Per esempio, quando dopo aver preparato un pasto rimangono degli scarti, gli stessi si possono riutilizzare per preparare un’altra pietanza invece di gettarli nella pattumiera, seguendo i classici “metodi della nonna” e le ricette popolari. Spesso infatti c’è chi prepara una grande quantità di un pasto che a volte non si riesce a finire e il più delle volte viene buttato. Bisogna però ricordare che, prima di qualsiasi altra cosa, il cibo è un dono inestimabile, che ha un valore al di fuori di quello economico. Oggigiorno molti ragazzini e bambini disprezzano il piatto che viene proposto sulla tavola, ed è proprio questo che dobbiamo evitare, insegnando loro a non fare una smorfia quando c’è una pietanza che non piace, poiché per ogni piatto sulla nostra tavola ce ne sarà uno in meno nei Paesi più poveri del mondo.
Dobbiamo anche cercare di aiutare chi è in difficoltà porgendo la nostra mano al prossimo, a chi non ha il necessario. Oggi, infatti, vi è la possibilità di aiutare anche a distanza i bambini poveri fornendogli un pasto, un istruzione, delle medicine e delle cure mediche. Ma effettivamente da dove è nato “l’Amore Verso il Prossimo”?. Esso deriva e riassume tutti e dieci i comandamenti. Infatti lo stesso Gesù sostenne che il più importante “comandamento” è proprio “ama il tuo prossimo come te stesso”, e molti grandi uomini hanno appunto lottato per sostenere ciò, tra cui Martin Luther King, Abramo Lincoln, Gandhi, Nelson Mandela e tanti altri.
Essi non hanno avuto sempre l’approvazione degli altri, poiché, erano considerati diversi dal resto del mondo, ma hanno comunque combattuto per eliminare dalla società la discriminazione, con il loro stesso esempio. Ancora oggi la discriminazione nei confronti di chi è diverso o semplicemente è povero in una società che vive nel superfluo, è un problema che purtroppo esiste ma bisogna cercare di porvi fine, eliminandone principalmente le cause, tra le quali vi è anche le disparità nella distribuzione delle risorse alimentari, non solo nel mondo ma anche intorno a noi.
Francesco Munafò
Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.