I ragazzi dell’ITT E. Majorana di Milazzo visitano la base della marina militare Maristaeli di Catania
Le classi quarte dell’indirizzo Telecomunicazioni della scuola I.T.T. “Ettore Majorana” di Milazzo, accompagnati dai docenti Spoto Annalisa, Vita Alberto e Lagati Antonino hanno visitato la base aerea della marina militare Maristaeli a Catania per approfondire lo studio dell’utilizzo delle telecomunicazioni.
La base in questione può essere considerata la “culla” dell’aviazione navale italiana poiché è stata la prima stazione Elicotteri della Marina navale. La base militare Maristaeli offre supporto alle imbarcazioni della Marina che si trovano in mare inoltre, grazie ai potenti radar a infrarossi, si possono captare eventuali imbarcazioni o naufraghi in balia del mare. Proprio in questa base si tengono i corsi per gli specialisti tecnici, ufficiali e sottufficiali, e per gli operatori di volo.
Le classi, dopo essere entrate all’interno della base, sono state condotte nei pressi degli hangar del secondo e del terzo gruppo elicotteri e, dopo una piccola introduzione riguardante la storia della base militare, hanno avuto l’occasione di osservare da vicino due tipi di aeromobili: l’ AB 212 ASW e l’EH-101 ASW riuscendo a comprendere il rispettivo funzionamento grazie alla dettagliata spiegazione da parte dei piloti, i quali al termine della piccola lezione, hanno risposto alle domande poste dagli studenti.
Come ben sappiamo, il mestiere del pilota è molto complesso e molto spesso porta con sé rischi e pericoli che possono essere fatali per la vita dello stesso e dell’equipaggio a bordo. Proprio per questo motivo, i piloti devono essere formati professionalmente anche a saper gestire tutte le emergenze in cui si può incorrere durante il volo. In particolare, una di quelle che viene più attenzionata è l’ammaraggio, ovvero una situazione in cui l’elicottero, per svariati motivi, precipita in mare aperto.
In questi casi, è davvero difficile saper tenere i nervi saldi, ma è proprio per questo che tutti i piloti vengono fatti esercitare costantemente simulando tali situazioni di emergenza.
Nel caso in cui si dovesse verificare una situazione di ammaraggio, i piloti devono essere in grado di fuoriuscire dalla cabina dell’elicottero. Per questo motivo, vengono addestrati in un locale dotato di piscina. I piloti, dopo essersi seduti all’interno di un vagoncino, vengono fatti cadere in acqua. Il vagone dunque si capovolge e il pilota deve cercare di indossare il respiratore(dopo aver controllato che ci sia aria all’interno), sganciare le cinture di sicurezza e salire a galla.
Un momento molto importante della visita alla base, oltre a quello didattico , è stato quello offerto dalla possibilità di riflettere e discutere sulle opportunità di carriera che possono essere intraprese dopo il diploma; all’interno della base, come più volte specificato dal maresciallo Pulvirenti, sono
infatti presenti figure specializzate in ogni settore, dalla meccanica alla medicina, fino all’elettronica e alle telecomunicazioni, oltre alla possibilità di poter divenire esperti piloti e a specializzarsi direttamente durante i due anni di addestramento al volo negli Stati Uniti, un’esperienza che sicuramente completa l’allievo.
E’ dunque fondamentale, per noi studenti, saper sfruttare al meglio il nostro studio, al fine di intraprendere carriere lavorative che ci possono far diventare uomini e donne impegnati nella società.
IV A TL:
Alessandro Albini
Angelo Cannuni
Sebastian Matuk
Giovanni Santamaria
Gregorio Venuti