venerdì, Novembre 22, 2024
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Ana Carasco: GO GIRL POWER

Gas a martello! Giù la testa nella carena! E partiamo!

MISANO ADRIATICO, ITALY – Race on July 8, 2018 in Misano Adriatico, Italy. (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Queste è solo una delle tipiche frasi che un commentatore potrebbe utilizzare prima dell’inizio di una gara! E così, oggi andremo alla scoperta di un mondo considerato da quasi tutti un territorio prettamente maschile, uno sport che appassiona grandi e piccini e che fino a non molto tempo fa accoglieva un gran numero di grandi protagonisti che, tuttavia, possedeva esclusivamente il cromosoma Y: il motociclismo.

Il motociclismo, tanto in Italia quanto nelle altre parti del mondo, è amato e seguito in massa, esistono tanti tipi di moto su cui correre e ancora più tipi di campionati. La WSS 300 è una di queste categorie, forse quella più adatta a far crescere i giovani piloti, con un’età minima è di 15 anni, e permettere alle new entry di farsi notare nel mondo dei motori.

Quest’anno i posti disponibili erano 35, occupati da piloti di 14 nazionalità diverse, di cui 11 piloti italiani, ma ciò che ha suscitato un leggero stupore da parte di tutti gli appassionati è stata la partecipazione al campionato di due donne, l’australiana Avalon Biddle e la spagnola Ana Carrasco, già nota in quanto transfuga dal Motomondiale Moto3, entrambe eccellenti piloti ma Ana è riuscita ad ergersi sopra la massa.

Ana Carrasco Gabarron , classe 1977, si appassiona alle moto fin dalla tenera età di tre anni, non riuscendo più a starne lontana. Affronta il suo primo esordio nel 2013 in Moto3, non riuscendo però a conquistare la vetta, lei non si arrende. Prende parte al campionato prima citato, correndo con una Kawasaki Ninja 300 del team ETG Racing con grande entusiasmo. Ci regala buone e anche eccellenti prestazioni durante le varie tappe del campionato, superando di gran lunga i colleghi uomini, ma il momento più toccante è impresso di energetica atmosfera francese.

Accade tutto durante l’ultimo Gran Prix (GP) di Francia: il giorno della gara la pilota aveva avuto qualche difficoltà dovendo sopportare una battaglia difficile a causa di una frenetica lotta con la sua moto ed inoltre aveva dovuto recuperare la gara dal fondo della griglia di partenza, riesce comunque dopo varie avversità a posizionarsi al 13° posto nel GP di Francia.

L’impegno e la determinazione che l’hanno aiutata a tenere fisso il suo obiettivo e a non vacillare mai sia nella vita che in sella alla sua moto hanno finalmente dato i frutti: la detentrice del numero 22 in pista è stata proclamata campionessa mondiale di Supersport 300 e inoltre è anche la prima campionessa mondiale in ambito motociclistico segnando per sempre la data del 30 settembre 2018 nella memoria del motociclismo mondiale.

Finita la gara e venuta a conoscenza del suo nuovo titolo, Ana si è lasciata andare manifestando la sua gioia con un pianto liberatorio che racchiude tutta la gratitudine verso le persone che le sono state accanto e verso il suo team.

Una ragazza piena di vitalità, rispetto per gli altri e amore per la sua passione che è pian piano diventato il suo lavoro, questa è la giovane donna che tinge per la prima volta di rosa un titolo mondiale in ambito motociclistico.

Questa è una vera rappresentazione del Girl Power, delle immense possibilità e capacità delle donne, che rende ogni persona fiera di lei. Speriamo che questo sia solo il primo di tanti traguardi per lei ma anche per ogni donna nel mondo che affronta sfide in ambienti definiti maschili.

Go Girl Power!

Miriam Cambria IV C BS

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