LA CANCELLIERA ANGELA MERKEL RICEVE LA LAMPADA DELLA PACE
UN ALTRO PASSO VERSO L’UNIONE TRA I POPOLI
“Incontrare gli altri, costruire ponti, il dialogo da sostenere come valore fondante dell’Europa, unite e plurale” recita lo slogan che guida la giornata interamente dedicata alla pace che si è svolta ad Assisi.
Una mattinata dal forte valore simbolico che ha visto come evento principale la consegna di un premio da parte dei frati francescani al cancelliere tedesco Angela Merkel per la sua opera di conciliazione in favore della pacifica convivenza dei popoli: la lampada della pace, accesa per simboleggiare il desiderio di pace e di luce dell’uomo. Presente all’evento anche il presidente colombiano Juan Manuel Santos, nobel per la Pace che prima di lei alla fine del 2016, ricevette lo stesso riconoscimento per l’impegno nel processo di pacificazione della Colombia dopo decenni di guerra civile.
Negli anni la lampada è stata offerta a tante personalità che si sono impegnate nella pace, da Lech Walesa al Dhalai Lama, dagli ultimi tre papi a Mikail Gorbaciov ed infine al presidente colombiano Santos. Quest’anno viene invece premiato l’impegno della Germania nell’accoglienza di migliaia di migranti espulsi dai loro paesi per violenza, fanatismo o povertà.
La mattinata è iniziata con la visita e la preghiera davanti alla tomba di San Francesco, e successivamente, si è spostata nel salone papale del sacro convento dove si è svolto, alla presenza del premier Gentiloni, l’incontro con circa 300 giovani di 37 diverse nazioni come Siria, Libia, Afganistan.
Angela Merkel, nel ricevere il premio, ha sottolineato quanto per lei sia un onore riceverlo dato che la lampada rappresenta un simbolo di pace di cui nella vita c’è grande bisogno. La cancelliera ha aggiunto nel suo discorso che la ricerca di pace e di conciliazione, a prescindere dal credo, ha una priorità rispetto ai problemi di carattere politico e non si può considerare come qualcosa di scontato ma deve essere perseguita con grandi sforzi e pazienza.
Nel suo discorso non ha voluto toccare l’attualità politica italiana ma si è concentrata più sull’Europa e sulle grandi sfide internazionali e ha ricordato come l’Europa sia il continente delle diversità, sottolineando l’importanza dl rispetto. La cancelliera ha concluso il suo intervento citando i giovani: “Loro sono il nostro futuro, ci devono dare speranza ma anche noi dobbiamo dare loro speranza: la Lampada è un’ispirazione per me e per i tanti che l’hanno già ricevuta, ma lo sarà anche per coloro ai quali racconterò di questa giornata. La metterò sulla mia scrivania, affinché l’esempio di San Francesco possa guidarmi”.
A seguire hanno partecipato alla discussione con i loro interventi anche il premier Gentiloni e il presidente colombiano Santos.
Dai discorsi dei tre grandi della politica italiana, tedesca e colombiana è emerso che il fine unico di questo incontro è quello di promuovere l’integrazione tra i popoli allo scopo di difendere l’eredità di convivenza e di pace dell’Unione Europea.
[aesop_quote type=”block” background=”#ff0080″ text=”#ffffff” align=”center” size=”1″ quote=”"Vogliamo essere strumenti di pace e riconciliazione per i nostri popoli perché la dignità dell’essere umano è al di sopra di ogni altro interesse"
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Arianna Torre III C BS