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Intervista a Paolo Castaldi

Venerdì 27 aprile, presso la sala conferenze del Parco “Maggiore La Rosa” gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto hanno avuto la possibilità di incontrare, nell’ambito del progetto “Leggendo un fumetto” promosso dall’associazione “Fumettomania Factory”, il fumettista Paolo Castaldi, autore della grafic-novel “Etenesh, l’odissea di una migrante”, pubblicato nel 2014 dalla casa editrice “Becco Giallo”, sul quale hanno precedentemente effettuato un percorso didattico di approfondimento. Castaldi, nato a Milano nel 1982, figlio di immigrati napoletani trapiantati, ha sempre dichiarato un forte legame con le sue radici partenopee e le ha espresse particolarmente scrivendo e disegnando il suo più grande successo, “Maradona“, graphic novel pubblicata da Beccogiallo nel 2012 e dedicata al campione Diego Amando Maradona. Come si legge nella sua biografia, Paolo Castaldi è anche autore dalla spiccata sensibilità per le tematiche sociali, come dimostrano due importanti graphic novel realizzate, sempre per Beccogiallo: “Etenesh: odissea di una migrante” nel 2011 e “KM Zero” nel 2014, che trattano rispettivamente di immigrazione ed economia solidale e sostenibile. Tra le altre opere vanno poi ricordate anche “Gian Maria Volontè” del 2014, con testi di Gianluigi Pucciarelli, e il suo esordio “Nuvole Rapide”, Edizioni Volier, del 2009. Seguono “Pugni: storie di boxe” e “Allen Meyer”. Il creativo fumettista e pubblicitario, dopo la breve presentazione da parte del presidente di “Fumettomania Factory” architetto Mario Benenati, ha potuto chiarire direttamente, rispondendo anche alle numerose domande poste da tutti i ragazzi presenti, in particolare la genesi e il significato di “Etenesh, l’odissea di una migrante”. Il libro, realizzato totalmente a fumetti, racconta in particolare il viaggio di una migrante che affronta un periodo della sua vita molto doloroso attraverso il deserto, un viaggio tremendo durante il quale la protagonista sarà testimone delle più orribili crudeltà. Castaldi ha parlato dei motivi che lo hanno spinto a disegnare questa storia, “la storia di milioni di persone che ogni giorno soffrono e danno la vita per salvarsi e per avere la libertà”. Rispondendo agli alunni, il fumettista ha poi svelato il suo mondo di autore che parte dall’analisi della realtà sino alla realizzazione grafica della storia immaginata. Ecco come ha risposto alle nostre curiosità sulla sua vita e sul suo lavoro.

Signor Castaldi, perché sono stati i fumetti a colpire l’attenzione della sua scrittura?

I fumetti mi sono sempre piaciuti. Quando andavo da piccolo a comprarli in edicola mi attiravano i colori e mi ha colpito anche un’altra cosa:nei fumetti si riesce a dare voce ai personaggi, delle voci che si immaginano già da subito…

Ha delle storie in cantiere? O comunque idee per nuovi fumetti?

Sì, ne sto realizzando uno che si concentra sulla storia di un calciatore, Zlatan Ibrahimović, che adesso è molto famoso ma ha avuto un’infanzia abbastanza tosta perchè ha incontrato delle situazioni difficili di famiglia e di povertà.

Come nascono le sue storie a fumetti?

Di solito c’è sempre un qualcosa che cattura la mia attenzione e può essere anche un semplice dettaglio. Ad esempio il fumetto che sto realizzando su questo calciatore famoso è nato perchè ho letto un po’ alcuni avvenimenti della sua vita e mi ha colpito il fatto che il padre non faceva mai la spesa e questo ragazzo aveva sempre il frigorifero vuoto perchè il padre preferiva comprare dei mobili, caricandoli sulle spalle e percorrendo 6-7 km a piedi, per fare la sua cameretta.

E’ vero che è difficile scegliere, che i libri realizzati sono come dei figli. Ma lei, sinceramente, a quale è particolarmente legato e perchè?

Sono particolarmente legato, adesso, ad “Allen Meyer”, ma più che altro perchè è l’ultimo che ho fatto. E’ uscito da qualche mese e credo sia questo il libro che per ora mi rappresenti al meglio, sia per i disegni sia perchè è una storia vecchia e ho sempre voluto farne un libro. Quindi ci sono particolarmente affezionato.

Quale autore di fumetti ammira? Insieme a quale fumettista le piacerebbe realizzare un fumetto?

Ci sono alcuni autori di fumetti che io considero come mio “punto di riferimento”, e come miei maestri. Ammiro molto il fumettista italiano Gibi e di sicuro mi piacerebbe realizzare qualcosa con lui. Come me, anche lui è un fumettista solitario, tende a realizzare i suoi disegni solo, scrivere le sue storie solo. Ma come ammiro Gibi ne ammiro molti altri.

Al giorno d’oggi legge ancora fumetti?

Sì, però leggo sempre meno perchè, producendoli, faccio sempre più fatica a leggerli. Però cerco di farlo sempre più che posso.

Qual è l’ultimo che ha letto?

L’ultimo che ho letto si chiama “Vite di Carta”. E’ un fumetto siciliano, scritto appunto da Giulio e Marco Rincione. L’ho letto perchè, pubblicato dalla collana Shockdom, parlava di un argomento che mi interessava.

Abbiamo letto nella sua biografia che nel 2013 ha autoprodotto EP//,volume 01, primo caso di “Vinile a Fumetti” che unisce la musica e il fumetto. Siamo curiosi di sapere come è nata l’idea di questa unione.

Sono stato aiutato da alcuni musicisti personalmente. Trovavo nelle loro canzoni delle storie che potevano essere raccontate anche a livello visivo, quindi con i disegni, e poi ho chiesto se potevo utilizzare le loro canzoni per creare brevi storie a fumetti ispirati a queste ultime. E’ un quadrato, appunto a forma di vinile, che si apre e dentro vi è il libro, di forma quadrata, ma accanto si può ascoltare anche la musica. Di solito cerco sempre di ascoltare della musica legata a ciò che sto producendo.

Siamo stati felici di conoscerla e scambiare due chiacchiere con lei. La ringraziamo moltissimo per la sua disponibilità e le auguriamo una buona fortuna, personale ed editoriale.

 

Souad Rahbib e Joao Pedro Flaccomio

 Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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