venerdì, Novembre 22, 2024
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In viaggio alla volta di Palermo-Marsala-Erice-Mozia

Salve a tutti cari lettori, oggi vi racconterò un’esperienza meravigliosa, ovvero la gita scolastica delle seconde classi dell’Istituto Boer-Verona Trento di Messina, che si è svolta nei giorni 17,18 e 19 aprile nella Sicilia occidentale.

PRIMO GIORNO Martedì 17 aprile partiamo alle 6.10 con direzione Palermo. Arriviamo in mattinata al Palazzo dei Normanni, prima tappa del nostro viaggio. L’interno del palazzo è molto bello, ma la parte che mi ha colpito di più è stata la Cappella Palatina, tutta dorata e con dei bellissimi affreschi. Usciti da lì, abbiamo percorso la Via Vittorio Emanuele II dalla quale si raggiunge la maestosa Cattedrale in stile gotico che, purtroppo, abbiamo potuto ammirare solo dall’esterno. Successivamente ci siamo incamminati verso Piazza della Vergogna, da poco restaurata e restituita al suo antico splendore e infine ci siamo diretti al ristorante, che si trovava vicino al terzo teatro più grande d’Europa, il Teatro Massimo. Dopo pranzo ci siamo diretti verso lungomare di Palermo dove abbiamo atteso il pullman che, dopo circa 2 ore, ci ha portati al nostro albergo a Marsala. Arrivati in hotel, abbiamo avuto appena il tempo di sistemare le nostre cose e di cambiarci per la cena. Dopo cena ci siamo divertiti tutti insieme e poi, stanchi, siamo caduti tra le braccia di Morfeo.

SECONDO GIORNO La seconda giornata è iniziata alle 6.30 del mattino, con un’ottima colazione a buffet e subito dopo tutti in marcia verso il centro di Marsala. Visitiamo il Museo Archeologico Baglio Anselmi, situato in una struttura che anticamente serviva a proteggere merci e persone durante gli attacchi dei pirati. Vediamo i resti della Marsala Fenicia, spettacolare è il relitto di una nave fenicia che fu usata durante le guerre puniche, l’unico esemplare esistente al mondo di nave punica.

Usciti dal museo, ci attendeva una dolce sorpresa, un simpatico delfino che saltava felice nelle acque che costeggiavano la struttura. Ci dirigiamo quindi verso il centro di Marsala dove scopriamo che il nome di questa città, deriva dall’arabo e più precisamente dalle parole marsa-allah che significano porto di Allah, perché si trova di fronte all’Africa, che secondo gli arabi era un territorio appartenente ad Allah. Ci incamminiamo quindi verso la porta di ingresso della città, costruita in ricordo dello sbarco dei Mille avvenuto a Marsala l’11 maggio del 1860 e visitiamo il Museo del Risorgimento Italiano, dove possiamo ammirare un intero arsenale composto da fucili, pistole, bandiere e dalle famosissime Giubbe Rosse.

 

Visitiamo inoltre il caratteristico mercato, ereditato dalla dominazione spagnola e infine il Duomo della città, intitolato a Thomas Becket. Terminata la visita di Marsala, ci dirigiamo verso Erice, un piccolo borgo medievale posto in cima al monte Erice da cui la cittadina prende il nome. Ad Erice, prima pranziamo e poi ci dedichiamo alla visita del caratteristico borgo. Dimenticavo, Erice è totalmente in salita e sicuramente la pavimentazione tutta in pietra non aiuta!

Ammiriamo il castello e godiamo di un panorama mozzafiato che viene reso ancora più suggestivo dalla nebbia che ci avvolge totalmente. Risaliamo quindi in pullman diretti verso il Museo del Sale dove ci viene spiegato il complesso processo di estrazione del sale e propri lì ammiriamo uno spettacolare tramonto dove il rosso del sole si fonde con l’intenso blu delle saline. Tornati in albergo, ceniamo e subito dopo andiamo a ballare nella discoteca dell’hotel.

 

TERZO GIORNO Sveglia alle 06.00, rapida colazione e partenza verso l’isola di Mozia a cui dedico un piccolo approfondimento. Mozia o isola di San Pantaleo, fa parte dell’arcipelago delle isole dello Stagnone di Marsala, a cui appartengono anche Scola, Longa e Santamaria.

L’isola, gestita dalla fondazione Whitaker, è ricca di piante a rischio estinzione e di Aloe Vera, pianta dalla quale deriva un tipico prodotto dell’isola ovvero la granita all’aloe vera. Nelle sue acque, poco profonde, cresce l’alga posidonia che si può trovare solo in tratti di mare non inquinati.

L’ultima curiosità su Mozia, antica colonia fenicia, è che l’isola è candidata a diventare presto Patrimonio dell’Umanità. Per concludere vi voglio dare un piccolo consiglio, prima di arrivare a Mozia, cospargetevi interamente di Autan o altri insetto-repellenti, perché l’isola è popolata da una miriade di insetti di ogni forma e colore! All’interno dell’isola, visitiamo poi il Museo Fenicio, che offre una vasta gamma di reperti risalenti a quell’epoca.

Quindi facciamo una passeggiata fino ad arrivare al Kothon, un ampio bacino d’acqua, alimentato da tre sorgenti che anticamente fungeva da porto naturale per i Fenici. L’isola di Mozia, attualmente conta solo 10 abitanti, ma un tempo ne aveva ben 10.000 che per le dimensioni dell’isola erano veramente tantissimi.

Terminata la nostra visita a Mozia, ritorniamo in albergo per il nostro ultimo pranzo e poi ci mettiamo in marcia verso Messina che raggiungiamo verso le ore 21,00.

Beh, alla fine di questo viaggio, mi sono sentito veramente soddisfatto perché ho conosciuto luoghi nuovi, ho arricchito il mio bagaglio culturale e nel contempo mi sono divertito molto con i miei compagni.

Vorrei, per concludere, esprimere il mio ringraziamento ai professori che ci hanno accompagnati e sopportati in questo viaggio e anche un sincero ringraziamento all’autista, il mitico Sig. Gino, che con la sua simpatia ci ha fatto divertire ed ha allietato la nostra vacanza.

Alessandro Majolino

2F  Boer-Verona Trento

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