Convegno Gli anni di piombo… così vicini così lontani
A Lorenzo Cutugno
Sulle ali del tempo
è giunto a me un racconto
parlava di te
del tuo coraggio
che un dì lontano
riuscì a far breccia
nel muro del terrore
facendolo crollare
Non si può rimanere indifferenti di fronte alle stragi e agli attentati terroristici che in passato hanno colpito l’Italia; le informazioni storiche piovono su noi giovani e ci aiutano a comprendere ciò che è successo, a rifiutare consapevolmente ogni violenza. Si deve dar voce non a chi ha scatenato la violenza terroristica, ma a chi l’ha subita, a chi ha avuto la vita spezzata, ai famigliari delle vittime e anche a quanti sono stati coinvolti, feriti, restando per sempre invalidi. Solo con il rispetto per la memoria e con la vicinanza alle persone che hanno sofferto si potrà rendere davvero omaggio al sacrificio di tanti.
Nella vicenda di Lorenzo Cutugno mi ha colpito e affascinato la forza con cui è riuscito a reagire nonostante lo abbiano colpito alle gambe.
Il suo sacrificio non è stato inutile, poiché il brigatista da lui colpito è stato il primo ad essere catturato e ad iniziare una fase di “pentimenti” che hanno aperto le maglie di un’organizzazione criminale così compatta ed ideologicamente sostenuta e, alla fine, hanno portato alla sua sconfitta.
Alessia Giunta III A
Ist. Comprensivo Capuana – Scuola Sec. I Grado G. Verga