Il mondo della lettura
“Si legge per comprendere quanto esposto dalla persona che scrive, che garantisce non solo informazioni ma scrive per rendere soggettiva la storia”. Questa è la mia teoria della lettura: essa è un mezzo fondamentale per aumentare la capacità del pensiero umano. Nei libri si trovano infatti concetti che fanno parte della conoscenza, quindi leggere un libro porta alla conoscenza di nuove parole, che portano a loro volta all’elaborazione di nuove idee. Il libro non è una necessità primaria, di cui l’uomo ha un bisogno “necessario”, ma è una necessità secondaria di notevole importanza, perché è uno strumento che aiuta a crescere.
Un esempio sono gli adolescenti, che devono affrontare la realtà, e ai quali i libri danno una visione del mondo più chiara. Spesso essi hanno un’idea sbagliata e per farglielo capire solo la lettura può dare la necessità del giusto pensiero. Non importa la tipologia di libri: possono essere classici, biografie di scrittori o filosofi, ma anche semplici romanzi che fanno sognare. Leggere un libro non un’attività aperta solamente a persone di un alto livello sociale, ma a tutti. E’ vero che nessuno è obbligato alla lettura e che essa è solo un attività che comporta lo stare seduti o sdraiati, senza la presenza di un movimento, ma è un’attività che porta a sognare. Anche se il movimento non è presente, in realtà leggendo un libro si è immersi in un mondo proprio nel quale si può spaziare all’infinito. Poichè tutti nasciamo uguali, con le stesse capacità pronte a manifestarsi, la lettura è sia un qualcosa permesso a tutti, sia uno strumento che permette di distinguersi dagli altri portandosi in una posizione di pensiero più elevata. In particolare essa apre ai giovani adolescenti un mondo che essi dovranno affrontare da soli come uomini, con una conoscenza di livello il più possibile alta per arrivare magari in cima alla società per realizzare se stessi.
Vittoria Marretta
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.