venerdì, Novembre 22, 2024
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Giornata in ricordo delle vittime di mafia

Oggi è il 21 marzo e l’Italia ricorda le persone che sono state uccise dalla mafia.

La maestra ci ha spiegato che la mafia è composta da persone cattive che hanno fatto tanto male agli altri.

Molti anni fa una mamma ha perso suo figlio in una strage che la mafia ha fatto a Palermo, e grazie a Lei, il Presidente della Repubblica ha deciso di dedicare il primo giorno di primavera a tutte le persone vittime di mafia e tutti gli anni a Roma vengono ricordati chiamandoli per nome.

Abbiamo capito che la mafia è contro lo Stato quindi è contro tutti noi e che le persone uccise stavano lavorando per il bene nostro, come i giudici Falcone e Borsellino.

Tante persone sono state uccise perché non ubbidivano ai mafiosi che cercavano di rubare tutti i loro soldi.

Oggi speriamo che qualcuno riesca a combattere la mafia come hanno fatto tante persone uccise e a sconfiggerla per sempre.

Palmeri Francesco Manuel

Classe V San Filippo Sup.

 

 

Caro diario,

oggi 21 marzo 2018 nella mia scuola a San Filippo Superiore alle 10:00 siamo usciti tutti in cortile per ricordare tutte le vittime di Mafie. La maestra ci ha spiegato che nel primo giorno di primavera oltre al risveglio della natura si ricordano le centinaia di vittime innocenti delle mafie per risvegliare anche le coscienze di tutti noi. Sotto la Bandiera abbiamo cantato l’Inno d’Italia e tutte le maestre, a turno, hanno letto 950 nomi e cognomi di bambini, donne e uomini che si sono ribellati alle organizzazioni malavitose per non dimenticarli e per stare vicino alle famiglie delle vittime.

Bombara Giuseppe       

San Filippo Sup.

Classe V

 

 

Il 21 marzo, primo giorno di primavera, è il simbolo della speranza che si rinnova. In tutta Italia e anche all’estero, si svolgono tantissime iniziative per ricordare le vittime innocenti delle mafie, in modo tale che i ragazzi vengano sensibilizzati e informati su questa triste pagina della storia italiana. Dal 1996, ogni anno, vengono recitati i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai. In questo giorno si rivolge un simbolico abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, non dimenticando le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere. Il Ricordo è la parola chiave del 21 marzo della memoria; la Comunità che si crea stringendosi intorno al dolore dei familiari delle vittime di mafie, vittime anch’essi, e l’Impegno, impegno civico che vede l’importanza di coinvolgere soprattutto le scuole per una giornata di sensibilizzazione sul tema, di conoscenza di una pagina nera che è una pagina della nostra storia. In conclusione, il 21 marzo dovrebbe segnare il risveglio e la rinascita delle coscienze di tutti i cittadini, ma anche il rinnovo ciclico dell’impegno che ognuno dovrebbe tenere alto per rendere giustizia al coraggio, di chi si è sacrificato per cambiare davvero le cose, aiutandoci a capire da quale parte stare. Le figure divenute simbolo della lotta alla mafia sono sicuramente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma l’elenco è lungo.

Cucinotta Antonino

Classe V San Filippo Sup.

 

 

Per noi bambini, spesso tenuti in una campana di vetro, a riparo da stragi e cattiverie, capire cos’è la mafia è difficile. La maestra e i miei genitori mi hanno spiegato che la mafia è la più potente organizzazione criminale il cui scopo è quello di far quattrini attraverso i racket delle estorsioni, lo spaccio di droga, la prostituzione, gli appalti truccati e altre attività illecite che producono profitti. Negli anni la mafia si è mostrata capace di sopravvivere ad ogni tentativo di repressione, adeguandosi rapidamente alle trasformazioni sociali ed alle conseguenti nuove realtà. Il fenomeno mafia nasce in situazioni sociale ben più arretrate e povere dove le strutture statali non riescono a svolgere per intero i propri compiti istituzionali. La sua struttura rigidamente gerarchica è la suddivisione in cosche locali fa sì che essa trovi alimento proprio nel tessuto sociale nel quale opera, e che penetri nei punti cruciali del potere e della vita civile. Tra le vittime che hanno sacrificato la propria vita combattendo la mafia si ricordano: il Generale Dalla Chiesa, i Giudici Falcone e Borsellino, ed altri. Il 21 marzo, primo giorno di primavera, si celebrerà la “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. Questa importante manifestazione si svolgerà in contemporanea in oltre 4000 luoghi in tutta Italia, in Europa e America Latina.

Pozzolese Giuseppe

CLASSE V FILIPPO SUP.

 

 

Dal 1996, ogni anno il 21 marzo, si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L’iniziativa è nata dal desiderio di una madre che perso il proprio figlio nella Strage di Capaci. Così dal 1996, in ogni città italiana ci sono eventi, manifestazioni e incontri per ricordare tutti i nomi e cognomi delle persone innocenti, morte per mano della mafia e per tenerli vivi nel ricordo di tutti noi. Non vi è un motivo specifico per cui è stato scelto il 21 marzo, ma sicuramente, essendo il primo giorno di primavera è un modo per vivere anche loro, i morti innocenti della mafia. Due personaggi simbolo della lotta della mafia sono senza dubbio Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Loro sono stati due magistrati impegnati, in prima persona, per fermare la mafia in Sicilia e, proprio per questa lotta senza freni, per l’esigenza di giustizia e di verità, sono stati uccisi proprio dai mafiosi. La strage di Capaci e quella di via D’Amelio dove hanno perso la vita Falcone e Borsellino sono due eventi che hanno scosso il mondo intero e che, ogni anno, vengono ricordati affinché anche i più giovani, che non hanno vissuto in prima persona quegli eventi così drammatici si sensibilizzino sull’argomento.

Morabito Aurora

Classe V San Filippo Sup.

 

 

 

 

 

 

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