La mia zampa nella tua. Il cane, il migliore amico dell’uomo
“Il migliore amico dell’uomo”. Così spesso definiamo il nostro animale domestico.
Oggi voglio raccontarvi del cane e delle sue straordinarie caratteristiche. Ma non parlerò di un cane qualsiasi, bensì del mio compagno di avventure: Ares, un Pastore Maremmano Abruzzese, un gigante buono dal cuore enorme.
Questa razza ha una storia antica e affascinante. Le sue origini risalgono ai cani da pastore usati ancora oggi in Abruzzo, una regione dove la pastorizia è molto diffusa, e ai cani della Maremma toscana e laziale.
Quando le greggi venivano spostate da una regione all’altra durante la transumanza, queste due varietà di cani si unirono, dando vita all’attuale Pastore Maremmano Abruzzese. Questo processo si è intensificato soprattutto dopo il 1860. Il Pastore Maremmano Abruzzese è un cane straordinario: leale, intelligente e sempre vigile.
È affettuoso con il padrone, che considera un punto di riferimento, e mostra un carattere forte e determinato. È un guardiano eccellente e un amico fidato.
Le caratteristiche del Pastore Maremmano Abruzzese
- Coda: attaccata bassa, lunga oltre il garretto. A riposo è pendente, ma si alza quando il cane è attento o felice.
- Colore: bianco uniforme, anche se possono esserci leggere sfumature avorio o arancio pallido.
- Mantello: folto e lungo, piuttosto ruvido al tatto, con una leggera ondulazione. Durante l’inverno, il sottopelo diventa più abbondante.
- Occhi: di media grandezza rispetto al corpo, di colore ocra o marrone scuro, con una forma a mandorla.
- Orecchie: a forma di “V”, attaccate alte, pendenti ma molto mobili.
- Testa: grande e piatta, ricorda quella di un orso bianco. Il cranio è largo e possente.


Alcuni esemplari possono superare di molto le dimensioni standard della razza, ma ciò non cambia il loro temperamento affettuoso e protettivo.
Ares, ad esempio, è un gigante dolce e premuroso, sempre pronto a difendermi e a farmi compagnia; è enorme, ma io non ho mai avuto paura di lui, perché so che mi vuole bene più di chiunque altro. Quando sono triste, si avvicina piano piano e appoggia la testa sulle mie ginocchia, come se volesse dire: “Ehi, ci sono io con te”. E quando sono felice, sembra felice anche lui: scodinzola forte e mi segue ovunque, come un’ombra che non mi lascia mai sola.
A volte mi fa ridere perché si crede più piccolo di quello che è e cerca di infilarsi negli spazi stretti, ma resta incastrato e mi guarda con quegli occhioni dolci, aspettando che lo aiuti.
E quando qualcuno si avvicina troppo in modo strano, si mette davanti a me, serio e imponente, come un vero cavaliere. Ma io so che, dentro, è solo un cucciolone che vuole proteggermi e stare con me per sempre.
È davvero il mio migliore amico a quattro zampe!
Maura Cambria
Classe 2^D IC Terzo Milazzo Scuola Secondaria di primo grado “Zirilli”