LA NOSTRA PASSIONE: IL PIANOFORTE
Il pianoforte è uno strumento musicale a tastiera dotato di 88 tasti, di cui 52 bianchi e 36 neri.
È uno degli strumenti più versatili al mondo, capace di suonare sia melodie delicate che potenti armonie. Inoltre, è uno dei pochi strumenti che può essere suonato a quattro mani, permettendo a due musicisti di eseguire un brano insieme, creando un’armonia ancora più ricca e coinvolgente.
La nascita del pianoforte
L’invenzione del pianoforte si deve a Bartolomeo Cristofori, un artigiano italiano nato a Padova il 4 maggio 1655 e morto a Firenze il 27 gennaio 1731.
Cristofori era un cembalaro, ovvero un costruttore di clavicembali, e lavorava alla corte del Gran Principe Ferdinando de’ Medici. Tra il 1698 e il 1700, sviluppò uno strumento rivoluzionario: il fortepiano, un clavicembalo migliorato che permetteva di suonare sia piano (dolcemente) che forte (con potenza), da cui deriva appunto il nome pianoforte.
A differenza del clavicembalo, in cui il suono veniva prodotto dal pizzico delle corde, nel pianoforte i martelletti rivestiti di feltro colpiscono le corde con una diversa intensità a seconda della pressione esercitata sui tasti. Questo permetteva un’espressività musicale mai vista prima!
L’invenzione della notazione musicale
Senza la musica scritta, sarebbe impossibile ricordare e tramandare i brani nel tempo. La prima forma di notazione musicale venne ideata da Guido d’Arezzo, un monaco benedettino vissuto tra il 992 e il 1033. Egli sviluppò la scala diatonica, basata sulle sette note che usiamo ancora oggi: Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si.
Guido d’Arezzo inventò anche il tetragramma, un sistema di quattro linee su cui venivano scritte le note, che poi si è evoluto nel pentagramma moderno. Grazie a lui, la musica divenne più facile da leggere e insegnare!

La tastiera del pianoforte
La tastiera del pianoforte segue la scala cromatica, composta da dodici note che si ripetono in ottave. I tasti bianchi rappresentano le note naturali, mentre i tasti neri corrispondono alle note alterate (diesis e bemolle).
Le tastiere moderne, come quella del pianoforte, possono avere fino a sette ottave e mezza. Alcuni strumenti, come gli organi, hanno anche una pedaliera che permette di suonare le note più gravi con i piedi.

Il nostro pianista preferito: Beethoven
Il nostro pianista e compositore preferito è Ludwig van Beethoven, e il brano che amiamo di più è la Sonata al chiaro di luna. Lo troviamo bellissimo, rilassante ma allo stesso tempo profondo e avvolgente. Beethoven nacque il 16 dicembre 1770 a Bonn, in Germania, e morì a Vienna il 26 marzo 1827. È considerato uno dei più grandi compositori di tutti i tempi e fu un vero innovatore nel mondo della musica.
Nonostante abbia perso completamente l’udito intorno ai 30 anni, Beethoven continuò a comporre musica straordinaria, dimostrando una forza di volontà incredibile. Tra le sue opere più famose ricordiamo:
Per Elisa, che rappresenta uno dei brani per pianoforte più conosciuti al mondo.
Sinfonia n. 9, in cui è presente l’Inno alla gioia, oggi l’inno ufficiale dell’Unione Europea.
Sonata al chiaro di luna , un vero e proprio capolavoro romantico e malinconico.
Perché amiamo il pianoforte?

Il pianoforte è la nostra più grande passione perché il suo suono è soave, armonioso, delicato e leggiadro. Ogni tasto che premiamo ci trasporta in un mondo tutto nostro, pieno di emozioni e fantasia.
Suonarlo ci aiuta a rilassarci, a liberarci dai pensieri negativi e a esprimere quello che proviamo. È come un “migliore amico”, sempre presente anche nei giorni più difficili.
Sappiamo che suonare il pianoforte non è semplice: richiede tanta pazienza, costanza e dedizione. Ma ogni volta che riusciamo a eseguire un brano, la soddisfazione è immensa!
Il pianoforte è più di uno strumento musicale per noi: è una parte della nostra vita!
Del Natale Elena, classe 1^C
Calapà Giorgia; classe 2^C
IC Terzo Milazzo
Scuola Secondaria di primo grado “Zirilli”