Italia mia
Italia mia, del malato tuo suolo il marcio ulivo non produce, E li poveri mandorli ingrigiscono, sì come nel ciel rimbomba la gazzarra del dominio, ch'el macchinoso ingegno sovrasta. Sicilia mia, i tuoi uomini s'inebriano, dei tuoi velenosi seni e del sangue di chi, d'inquieto animo si spense. E l'antichi noi immensi, per voi s'ammazzano, e piangon le nostre menti, e urlan agli dei.
Irene Biviano IV A MM