Lettere e poesie a Babbo Natale
Caro Babbo Natale,
mi chiamo Alessandro Giovannetti, abito a Milazzo, in provincia di Messina.
Ricordo con gioia il telefono che mi hai regalato l’anno scorso, ma quest’anno vorrei chiederti qualcosa di diverso. Mi sento più incline a condividere la magia del Natale con gli altri e ad aiutare chi ne ha più bisogno.
Non ti chiedo qualcosa di costoso; al contrario, vorrei un semplice pallone, non di marca nota come Nike o Adidas, ma qualcosa di più accessibile.
Credo che le cose più preziose debbano essere donate a chi è meno fortunato di me: ai bambini che lottano contro la fame, che bevono acqua sporca e che affrontano le difficoltà delle guerre e delle malattie.
Il Natale, per me, è la festa più bella che esista, e quest’anno desidero rendere speciale il Natale di qualcun altro, donando un po’ di gioia a chi ne ha più bisogno.
Ti ringrazio per la tua attenzione e per la magia che porti ogni anno.
Auguro a te, agli elfi e alle tue amate renne, una felice e serena festa.
Con affetto, Alessandro
Alessandro Giovannetti Classe 1C Zirilli
Il calore del Natale Che bello il Natale, dove il cuore si fa canto, si impara a sognare, in un mondo dipinto d'incanto. Si gioca a tombola con risate sincere, i numeri danzano nella notte leggera. Si aprono i regali, scintille di sorprese, in ogni pacchetto un po' di tenerezze. Con amore e felicità, il Natale si colora, come una tavolozza di emozioni che si esplora. E per me, il Natale è più di una festa, è un abbraccio che avvolge, una serenità che resta. Tra le luci che brillano e i profumi dell'aria, si diffonde la magia, una dolce melodia. In ogni casa, la gioia si fa eco, un inno di pace, un abbraccio al cielo. Il Natale è l'arte di condividere, di essere insieme, di sorridere. È un'ode alla serenità, che si diffonde, come dolce melodia, in ogni città. Alessandro Giovannetti Classe 1C Zirilli
Caro Babbo Natale,
mi chiamo Renato, ho 11 anni, gli occhi e i capelli marroni, sono alto un metro e 43 cm e frequento la Scuola Secondaria di primo grado “Zirilli”.
Per Natale non ti chiederò un telefono ultra costoso, un lingotto d’oro o un diamante; vorrei soltanto pace, amore e felicità in tutto il mondo.
Il Natale, purtroppo, non è altrettanto felice dappertutto; ci sono paesi poveri ai quali bisognerebbe regalare cibo, acqua pulita e cure adeguate. Al telegiornale si parla tanto di guerre, ma poco di povertà.
Qualche giorno fa ho visto in TV il programma “Natale e quale show” e per la ricerca Telethon sono stati raccolti e donati parecchi soldi; è stata un’ottima iniziativa, ma dovrebbe essere così anche per tutte le altre ricerche.
Un’altra questione su cui bisogna intervenire è il bullismo nelle scuole e la mafia fuori dalle scuole. Il bullismo è un reato e gli insulti, le prese in giro e la violenza dovrebbero essere punite con almeno un anno di prigione.
In conclusione, vorrei sottolineare che il Natale deve essere bello e sereno in tutto il mondo. Oltre ai regali materiali, il vero spirito natalizio dovrebbe abbracciare la solidarietà e l’attenzione verso gli altri, cercando di diffondere un messaggio di amore e rispetto reciproco.
Con affetto, Renato
Renato Ragusi Classe 1C Zirilli
La magia del Natale Il Natale è magico, con la sua atmosfera, che un tempo avvolgeva il mondo in festa sincera. A Natale nasce Gesù, coi Re Magi dal deserto, e il bue e l'asinello, nel calore, gli fanno un gran concerto. Ma il Natale, ahimè, non è uguale ovunque, non tutti i bimbi fanno il girotondo, e questo è un dispiacere profondo. Si gioca a carte, si mangia, si chiacchiera, ma in certi luoghi, la felicità è una speranza leggera. Il Natale è bello anche se non è il medesimo nel mondo, non tutti giocano a carte, né fanno il girotondo. Ma si crea un calore tra amici e parenti, si condivide gioia attorno ai tavoli dei banchetti. Il Natale è un tempo di dolce vacanza, con uno stormo di uccelli che danza. L'atmosfera natalizia pervade l'aria, e a tutti porta un sorriso, una luce necessaria. Non dimentichiamoci di chi soffre e lotta, che il Natale porti conforto, una carezza ogni volta. Forse non giocano a carte con gli amici, ma un gesto gentile li avvicina, rendendoli amici. Il Natale è un tempo di cuori che si aprono, di amore e comprensione, come doni che non si comprano. Cerchiamo di rendere felici tutti quanti, poiché il vero spirito natalizio è nell'essere uniti in un canto. Renato Ragusi Classe 1^C Zirilli
Caro Babbo Natale,
mi chiamo Gabriele e quest’anno mi sono comportato bene sia fuori che a scuola. Non chiedo regali, ma desidero esprimere un desiderio speciale.
Vorrei che le persone stessero bene in tutto il mondo, in particolare la mia famiglia e coloro che conosco. Spero che ognuno di loro possa godere di una casetta accogliente, al caldo, circondato dall’affetto delle loro famiglie.
Il Natale è la mia festa preferita perché in questo periodo tutti sembrano più gentili e c’è un senso di amore diffuso nell’aria. È un momento magico in cui le persone si dedicano al benessere degli altri e si creano ricordi speciali insieme.
Quando arriva il Natale, tutto intorno diventa più bello. La gioia di stare a casa tutti insieme, cenare e giocare, è un’esperienza che rende il cuore più leggero.
Le passeggiate serali sotto le luci scintillanti, magari nella neve, o andare in chiesa la mattina del giorno di Natale, aggiungono un tocco di spiritualità e connessione con i valori più profondi della festa.
In questo periodo, cerco di apprezzare ogni momento trascorso con la mia famiglia e gli amici, condividendo affetto e gioia. Mi auguro che il mio desiderio di benessere per tutti possa diffondersi come un raggio di luce in ogni cuore.
Grazie, Babbo Natale, per l’ispirazione che porti in questa stagione.
Ti auguro un Natale pieno di amore e speranza.
Ti mando un forte abbraccio, Gabriele
Gabriele Certo Classe 1C Zirilli
Che bello il Natale Che bello il Natale! Addobbare l'albero con le palline, a Natale siamo tutti più gentili, dolci e bravi come mirtillini. Il Natale è una festa così affascinante, per i bambini è la festa più importante. Tutti ci dobbiamo amare, ogni persona è speciale, da ricordare. Il Natale è una magia che ci avvolge, un momento in cui il cuore si scioglie. I sorrisi brillano come stelle nel cielo, e ogni gesto gentile diventa un dono sincero. La festa del Natale è una celebrazione d'amore, un'occasione per donare e ricevere favore. E in questo spirito di condivisione, ogni abbraccio diventa una dolce melodia. È la festa dove è nato Gesù, che ci ama sempre di più. Viva il Natale e Gesù! Perciò abbracciamoci tutti con affetto, in questo calore, sentiamo il suo rispetto. Il Natale è un inno alla bontà, che risuona in ogni casa e città. Che il tuo Natale sia luminoso e sereno, con amore, pace e gioia come premio. E che la magia di questa festa speciale, accompagni il tuo cuore in modo eternamente reale. Gabriele Certo Classe 1C Zirilli
Caro Babbo Natale,
scrivo questa lettera con il cuore pieno di speranza e con la consapevolezza che hai un compito enorme durante questa festa magica.
So che hai molti regali da consegnare e che il tuo impegno è immenso, ma vorrei chiederti un piccolo favore, un desiderio che brilla con forza nel mio cuore.
Il mio nome è Davide Blanca, e in questi anni, forse ti ho chiesto troppo.
Quest’anno, però, non desidero regali fantastici, perché ho già tutto ciò di cui ho bisogno. Ho una casa, una famiglia meravigliosa, degli amici e la possibilità di andare a scuola in tranquillità. Tuttavia, c’è qualcosa che mi tormenta profondamente.
Mio fratello ha avuto un incidente in motorino, e il mio unico desiderio è che possa guarire completamente. La salute è il regalo più prezioso, e vedere il mio fratello tornare in salute sarebbe il dono più grande che potrei ricevere.
Tuttavia, mentre io sono qui a chiederti questo piccolo miracolo personale, non posso ignorare che ci sono molti bambini e persone nel mondo che stanno affrontando condizioni terribili. In molti paesi, come Russia, Ucraina, Israele, Palestina e in molte regioni dell’Africa, la guerra e la sofferenza sono all’ordine del giorno. Il mio vero desiderio per questo Natale è la pace nel mondo, affinché tutti i bambini, gli uomini e le donne possano vivere una vita in salute e senza il flagello delle guerre.
Il 25 dicembre ricordiamo il Messia GESÙ, che scese in terra per mano di DIO.
La sua vita è stata segnata da miracoli e insegnamenti di amore e compassione. Spero che questa lettera ti raggiunga, Babbo Natale, e che tu possa comprendere il mio messaggio di amore e speranza.
Ti auguro un Natale sereno e colmo di gioia, e ti ringrazio per l’attenzione che riservi ai desideri di tutti noi.
Con immenso affetto, Davide Blanca
La magia del Natale Il Natale è magia, un incanto che ci avvolge di allegria, tra le luci che danzano nell'aria, e il profumo dei panettoni, dolce melodia. Il Messia è giunto, un miracolo nella notte, appena nato, nel silenzio della stalla, ha iniziato, a donarci speranza e amore, illuminando ogni cuore. Ci vuole salvare, con un amore che non può vacillare, un aiuto che si estende ad ogni creatura, come un abbraccio che per sempre dura. Felicità e amicizia, accompagnano il Natale con dolcezza, in ogni casa, una luce di bontà, una tavola imbandita di fraternità. Un grande bacio, che si diffonde come un canto armonioso, portando con sé l'amore per tutti, un messaggio di pace e misericordioso. Buon Natale a chi ride e a chi soffre, che la magia di questo giorno ci copra, come una coperta di stelle scintillanti, ogni desiderio si avveri, splendente, e ogni cuore gioisca, ricolmo d’amore. Davide Blanca Classe 1C Zirilli
Caro Babbo Natale,
Mi chiamo Riccardo Sapia, ho 10 anni, la mia carnagione è scura e ho un carattere normale. So che siamo quasi arrivati a Natale, e non chiedo cose molto costose come iPhone, tablet, computer…Ma chiedo soltanto un abbraccio dai miei genitori che mi renda molto felice. Vorrei sentire il calore e l’affetto della mia famiglia, perché capisco che sono doni preziosi che vanno al di là di qualsiasi regalo materiale. Sono consapevole che ci sono bambini e ragazzi meno fortunati di me, come quelli in Palestina che vivono situazioni terribili.
Non possono godere delle gioie che dovrebbero accompagnare l’infanzia, ma invece affrontano difficoltà che nessun bambino dovrebbe mai sperimentare. Uccisioni, impiccagioni, violenze… situazioni che li privano della loro spensieratezza e della possibilità di crescere in un ambiente sicuro e amorevole.
Ci sono anche bambini che rimangono orfani, privati della presenza di una famiglia che dovrebbe proteggerli e amarli. E ci sono famiglie che non hanno una casa, costrette a vivere in condizioni precarie e tristi. Pertanto, vorrei chiederti, caro Babbo Natale, di portare la felicità a questi bambini meno fortunati. Che il Natale possa portare loro non solo gioia, ma anche speranza per un futuro migliore. Possano trovare calore, affetto e sicurezza, perché ogni bambino merita di crescere in un ambiente amorevole e protettivo. Grazie per ascoltare i miei pensieri, Babbo Natale. Auguro a te e a tutti noi un Natale pieno di amore, gentilezza e solidarietà.
Con affetto,
Riccardo Sapia Classe 1C Zirilli
A Natale puoi A Natale puoi sognare, a Natale puoi giocare, a Natale puoi essere felice come non lo sarai mai. Quello che non puoi sapere, non lo saprai... Perché i regali sono sorprese. Ma noi pensando ai bambini di un paese povero, ci ralleggiamo? Soffrono profondamente, senza aver mai fatto nulla di sbagliato. Ogni mattino assaporiamo un biscotto, che nel latte si scioglie delicato, mentre i cuori di questi bambini battono in un ritmo disperato. Ci sono famiglie che lottano contro la povertà, altre, invece, per la libertà. Vorrei che in questo Natale ci fosse più felicità, il Natale è una festa che speriamo non finisca mai. Che l'amore si diffonda in ogni casa, che la solidarietà sia una luce che non si spegne, perché in ogni cuore, anche nel più piccolo, il Natale porti una speranza che risplende. Riccardo Sapia Classe 1C Zirilli