Il Majorana festeggia con l’Aeronautica Militare Italiana la Madonna di Loreto.
Gli addetti ai lavori del settore aeronautico sanno bene che la Madonna di Loreto è la protettrice del volo e di quanti lo praticano. Si narra che, nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294, la dimora della Madonna veniva miracolosamente trasportata da Nazareth a Loreto. E come? – vi starete chiedendo – in volo, dicunt, per mezzo di un corteo di angeli! Fu proprio il “miracolo del volo” a far sì che nel 1920 La Madonna di Loreto fosse eletta da Papa Gregorio XV quale protettrice degli aviatori e da lì, di anno in anno, sontuosamente festeggiata.
La solenne cerimonia religiosa di oggi, celebrata dal Vescovo Luigi Renna presso la base militare di Sigonella, alla presenza delle autorità civili e militari e di una rappresentanza di studenti provenienti da tre diversi istituti superiori, tra cui l’ITI E. Majorana di Milazzo, è una chiara testimonianza di come la devozione degli “aeronautici” nei confronti della loro protettrice, sia ancora fervida e partecipata. “Assieme alle autorità militari e civili ci uniamo e ci rallegriamo con l’Aeronautica”, esordisce Monsignor Renna e poi fa subito riferimento all’udienza del Papa con l’Aeronautica Militare in occasione dei cento anni dalla sua nascita. Il Papa aveva parlato del progresso tecnologico che dai primi rudimentali aeromobili ha portato alla costruzione di veivoli sempre più sofisticati, in grado di oltrepassare i confini aerei della Terra e giungere fino allo spazio. È cosa buona il progresso, aveva affermato il papa in quella sede, posto che cotanto progredire venga messo al servizio dell’umanità e non contro di essa, proprio come l’Aeronautica, indiscussa sentinella di Pace, ha sempre fatto. Parlando all’Aeronautica il Papa aveva, inoltre, fatto riferimento al servizio civile da questa prestato attraverso le innumerevoli missioni di soccorso e umanitarie nel mondo. L’ultimo pilastro portante del discorso del Papa ai “militari del volo” era invece riferito alla cosiddetta “prospettiva umana”: occorre sostenere e supportare l’uomo sempre più vessato da problemi e tribolazioni contingenti. L’Aeronautica, cui Monsignor Renna augura in conclusione “altri cento anni di costruzione di pace”, ha da sempre affrontato a testa alta anche questa delicatissima sfida.
Alla fine del rito religioso, il Colonnello Emanuele Di Francesco, comandante del 41 Stormo Antisom dell’Aeronautica Militare Italiana e dell’Aeroporto di Sigonella, ha preso la parola: “storia, presente e futuro dell’Aeronautica” sono tutti contraddistinti dal servizio, dalla fatica e dai sacrifici – dice – e conclude con il sentito augurio: “sempre in volo verso il futuro!”
Prima di congedarsi i ragazzi del Corso di Trasporti e Logistica, Conduzione del Mezzo Aereo, sono stati invitati dai militari presenti a visitare l’interno del P72A a tutt’oggi utilizzato per missioni di salvataggio e per il controllo delle acque circostanti. Uno scatto in posa dentro il glass cockpit dell’aeromobile – la tanto agognata cabina di pilotaggio – ed un’ultima foto ricordo con il Colonello Di Francesco hanno accompagnato i commossi saluti finali, assieme alla promessa, fatta dal dal Comandate, di un nuovo incontro – questa volta presso le sedi del nostro istituto – ma sempre all’insegna di una grande e condivisa passione condivisa: il volo!