Una nuvola danza in cielo…
Cara Giulia Cecchettin
Le parole non possono rendere giustizia alla tristezza e all’indignazione che provo sapendo che la tua vita è stata tragicamente interrotta da un atto di violenza insensato. Eri una donna piena di vitalità, vivace e forte, ma purtroppo, come ben sappiamo, il mondo è composto non solo da persone buone, ma anche da individui cattivi, specialmente tra di noi.
Spero che tu possa trovare la pace lassù, circondata da altre donne con il cuore spezzato, che, come te, hanno subito ingiustizie. Quell’uomo folle e violento ti ha strappato la vita perché era geloso e invidioso della tua forza e della tua realizzazione personale. Ti ha costretta ad amarlo, anche se tu non volevi, quando avresti dovuto avere la libertà di seguire i tuoi pensieri e scegliere chi meritava il tuo cuore.
Il suo gesto è stato compiuto senza riflettere sulle conseguenze negative che avrebbe avuto. Ogni donna ha il diritto di vivere la sua vita come desidera, di perseguire i suoi sogni, senza essere considerata un oggetto nelle mani di qualcun altro.
È fondamentale che questo messaggio penetri nella mente di ogni uomo, affinché possa sorgere una nuova consapevolezza e rispetto verso le donne.
Il triste fatto che il numero di donne uccise per mano di uomini continui a crescere (sono ben 117 morti in quest’anno), o che vengano sfregiate, è insopportabile.
È giunto il momento di dire basta! Spero che la tua morte non sia stata inutile e che possa dare la spinta ad un cambiamento profondo. D’ora in poi, auguro che nasca un rispetto profondo per le donne, che sono la culla della vita.
Con profonda tristezza e speranza di un cambiamento,
Davide
Davide Blanca Classe 1C Scuola Secondaria di primo grado “Zirilli”
Nuvola di libertà: un canto contro il femminicidio
Una nuvola danza in cielo, felice nel suo velo. Fidanzata con il sole ardente, una passione intensa, coinvolgente. Pieno di gelosia, il cielo si fa scuro, l'invidia del sole è un cupo muro. Invitata alla sua ultima cena, la nuvola si svela, un destino la incatena. Scomparsa, si perde nel vasto cielo blu, ritrovata in forma di gocciolina, un po’ più in giù. Basta con il femminicidio, si leva un grido forte, come il vento che porta via la morte. La nuvola simbolo di leggerezza e libertà, non deve diventare vittima di crudeltà. Insieme al sole, dev'essere in armonia, un richiamo alla pace, alla vita, alla poesia.
Antonino Scarcella Classe 1C Scuola Secondaria di primo grado “Zirilli”
Care donne,
A voi, che avete vissuto l’amarezza causata da chi avrebbe dovuto essere la vostra dolce metà, ma si è rivelato tutto tranne che dolce, compiendo gesti così brutali da meritare il disprezzo più totale.
Esprimo la speranza che possiate librare in alto, lontane da questa crudeltà ingiustificata che avete subito. Che il vostro volo vi porti oltre le nuvole dell’ingiustizia, verso un luogo dove la pace e la serenità saranno i vostri compagni fedeli.
Grazie per la vostra tenacia nel serrare i denti quando nessuno vi ascoltava né vi proteggeva, e chiedo scusa per tutte le ingiustizie che avete dovuto sopportare.
Che il vostro viaggio prosegua in un luogo migliore, dove la luce della speranza risplende e la vostra forza interiore trova finalmente pace.
Con affetto, Riccardo
Solo amore per le donne
La violenza sulle donne è una cosa brutale, è tutt’altro che amare, è il gesto di un animale, che neanche merita di essere chiamato tale. Per ogni donna morta quaggiù, c’è un nuovo angelo lassù, che prega affinché azioni simili non accadano più. Prega anche per un mondo migliore, dove per le donne ci sia solo amore.
Riccardo Lanzo, classe 1C, Scuola Secondaria di primo grado “Zirilli”