A TU PER TU con la dottoressa Giulia Carmen Fasolo
“La libertà di essere felice è già tua, non devi chiederla a nessuno.”
La dottoressa Giulia Carmen Fasolo, autrice della fiaba “Io sono Martina”, e le operatrici del “Centro Antiviolenza Frida Onlus” Anna Pantè, Verona Gringiari, Lucia Crisafulli hanno incontrato martedì 21 novembre 2023, presso la palestra auditorium dell’I.C. “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto, gli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado. L’evento, inserito nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione in occasione della “Giornata Internazionale della violenza contro le donne” del 25 novembre, coordinata dalla referente alle “Pari opportunità” professoressa Lara Alesci, ha visto interagire gli studenti con entusiasmo e momenti di riflessione.
Alcuni di loro alla fine del dibattito hanno voluto intervistare la dott.ssa Fasolo e riportiamo di seguito l’intervista.
La fiaba è tratta da una storia vera?
Sì…perché sono episodi e momenti di vita che possono accadere a tutte le donne, soprattutto dentro le pareti di casa. La storia di Martina è la storia di tante donne che hanno subito violenze, soprusi, maltrattamenti e che hanno avuto la forza di rialzarsi.
Ci parli della sua vita…
Purtroppo anch’io sono stata vittima di mio padre, perchè a causa di una ideologia patriarcale mi impediva di studiare! Per lui non era giusto che frequentassi il ginnasio, che manifestassi il mio pensiero, che desiderassi lavorare, che fossi libera…
La storia raccontata nella fiaba si può riscontrare nella vita di tutti i giorni?
Certo, assolutamente sì. Quella è la storia che può sembrare abbastanza simile a molte altre che noi ascoltiamo al Centro anti violenza. Ovviamente ognuna, ogni donna, ha una storia sua, però storie a volte diverse hanno delle cose in comune.
A tutte le donne vittima di violenza che messaggio vorrebbe mandare?
Sicuramente il messaggio che non sono sole e che hanno la possibilità di chiamare il 1522 per potere avere il numero di telefono del centro anti violenza più vicino.
A tutti gli uomini che cosa vorrebbe dire?
Di non maltrattare, di non denigrare, di non umiliare, di non calpestare la dignità della donna sia livello fisico che psicologico ma di rispettarle… “L’amore vero non uccide” come sostiene il padre di Giulia Cecchettin.
Gli alunni dell’I.C. “Foscolo” ringraziano l’autrice del libro per la passione, la determinazione, il coraggio e la forza che tutti i giorni dà alle donne vittima di violenza. ll suo esempio sia per noi adolescenti simbolo di cambiamento.
Gemma Biscari, Antonino Giambò, Emanuele Milone
Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G. (ME)