venerdì, Novembre 15, 2024
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Galileo Galilei, curiosità, ragione e sperimentazione

“Egli fu come la diga che si apre e libera un fiume in piena”.

Nel Seicento, mentre i popoli europei si dilaniavano nelle guerre di religione, uno scienziato italiano, Galileo Galilei, compiva una svolta che segnava la fine del mondo dei dogmi e delle superstizioni e l’inizio del mondo della scienza e della sperimentazione, fondando così la scienza moderna.

Galileo è stato un grande fisico, filosofo, matematico e astronomo e con le sue osservazioni contribuì ad ampliare le conoscenze dell’uomo sull’universo.

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Tutto nacque da un cannocchiale, uno strumento inventato in Olanda che Galileo copiò e potenziò per osservare il cielo, arrivando all’invenzione del metodo sperimentale che si diffuse con una rapidità impressionante e venne esteso a tutti i campi del sapere, dalla filosofia alla scienza.

“Egli fu come la diga che si apre e libera un fiume in piena”.

Nelle sue indagini partì dal presupposto che la scienza si basa sulle esperienze dei sensi e sulle dimostrazioni matematiche e, quindi, sull’equilibrio tra esperienza e ragione. Rivendicò, pertanto, l’astronomia della ragione nell’indagine della natura, limitando l’autorità delle sacre scritture alle verità di fede.

Questo personaggio mi ha trasmesso un grande messaggio: la scienza disvela paesaggi incredibili della realtà in cui ci muoviamo, soddisfa il bisogno di interpretare e capire quello che ci circonda in modo oggettivo, è umile nel suo incedere per prove e tentativi e resta sempre aperta alle possibili successive confutazioni. Essa ci rende liberi perché il modo tipico del metodo scientifico di osservare la realtà ci spinge a guardare il mondo con uno sguardo critico, ad essere curiosi, a trovare soluzioni ai problemi, sperimentandole e analizzando quello che si è fatto.

Noi giovani siamo immersi in un presente dominato dalle informazioni e corriamo il rischio di perdere in qualità il livello di approfondimento.

La ricerca e il progresso scientifico, se utilizzati per giusti scopi, cooperano al miglioramento della società e dell’ambiente in cui viviamo, per questo bisogna crederci.

Nella nostra vita, sia scolastica sia professionale, noto che il legame tra scienza e società è inscindibile e solo affidandoci a comprovati studi scientifici riusciremo a non trovarci spiazzati di fronte alle tante incertezze che le varie situazioni incontrate nella vita comportano. Io ho sempre cercato di fronte ad un problema di analizzarlo, formulando tutte le ipotesi possibili per trovare una soluzione ottimale e riprovando, nel caso i risultati raggiunti non dovessero soddisfare le mie aspettative.

Il mio approccio allo studio, inoltre, è sempre stato animato da un pizzico di curiosità e interesse, elementi utili a fare scattare la motivazione a raggiungere, quindi il successo formativo, cioè quell’apprendimento che non si esaurisce con il raggiungimento di una valutazione positiva ma che è spendibile nella nostra vita quotidiana e che ci aiuta a crescere, pur sbagliando, provando e riprovando.

Curiosità, ragione e sperimentazione sono tutti ingredienti che mi hanno colpito nel grande Galilei e che porterò sempre nella mia “cassetta degli attrezzi” nel mio percorso di vita.

Angelica Scredi IV C BS

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