La nostra esperienza come debater
Nell’aula magna del nostro istituto si è svolto, martedì 2 maggio, l’incontro con la scrittrice Vittoria De Marco Veneziano, autrice del libro “Donne eccezionali 37 storie per imparare a risorgere dalle proprie ceneri”.
Per l’occasione è stato organizzato un debate sul tema “Emancipazione femminile una conquista raggiunta” che ha avuto come protagonisti la nostra classe e i ragazzi della 2CIT. Quando ci è stato comunicato che la nostra classe avrebbe partecipato al debate, eravamo un po’ perplesse.
Il debate è una metodologia didattica che consiste nel discutere una questione argomentando la propria posizione e confrontandosi con altre squadre. Avevamo già svolto questa attività come gruppo classe, ma stavolta era diverso: bisogna parlare davanti ad una platea più ampia, composta dagli alunni delle altre classi, da numerosi docenti e ospiti. Ciascuno di noi sperava di non essere scelto come debater e di non doversi fare carico della responsabilità di rappresentare la classe in una situazione così impegnativa. Nessuno di noi si sentiva pronto e all’altezza di ciò che avremmo dovuto affrontare. Il timore di sbagliare e dimenticare ogni cosa al momento dell’intervento prevaleva su tutto, ma alla fine ci siamo fatte coraggio e ce l’abbiamo fatta. Partecipare alle iniziative della nostra scuola è sempre un’emozione unica e lo è stato anche questa volta. Ciò che abbiamo provato è stato un cocktail di emozioni, un misto tra timore, ansia, ma soprattutto adrenalina che ci ha spinte a superare le nostre paure e a metterci in gioco forti del sostegno dei nostri compagni e della nostra insegnante. La paura più grande era quella di dover parlare in pubblico, argomentare le nostre idee facendoci comprendere ed ascoltare da tutti, ma dobbiamo ammettere che, anche se l’ansia ci divorava, alla fine siamo riuscite a compiere la “nostra missione”. Dopo aver fatto il nostro intervento, ci siamo sentite sicuramente più tranquille e consapevoli che le preoccupazioni iniziali erano solo futili e passeggere e potevano essere superate senza troppe difficoltà.
Questa esperienza ci è stata molto utile. Siamo molto fiere di noi stesse e contente di aver preso parte a questa bellissima opportunità che ci ha permesso di lavorare e crescere insieme. Ciò che vogliamo dire ai nostri compagni è di non temere mai di mettersi in gioco perché le paure, i timori e le difficoltà possono essere superati e quando, questo avviene, la gratificazione è grande; ci si sente veramente soddisfatti di noi stessi e consapevoli di arricchirsi ogni giorno un po’ di più.
Valentina Bucca, Miriana Furnari, Rita Grasso, Sofia Maio, 2CCH