venerdì, Novembre 15, 2024
Eventi e Spettacoli

Fra passato e presente, il Majorana promuove la cultura della pace

Seminario storico “La lunga estate del ‘43” e mostra fotografica “Case matte, testimoni di guerra a Milazzo” in collaborazione con Italia Nostra

Nella cornice temporale della ricorrenza della Festa della Liberazione, festa nazionale della Repubblica italiana, che si celebra ogni 25 aprile per commemorare la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, a fine dell’occupazione e la definitiva caduta del regime fascista,  in onore e nel ricordo di quanti hanno sacrificato la loro vita per la libertà, l’Istituto Tecnico Tecnologico “Ettore Majorana” ha ospitato nei propri ambienti un’ interessante mostra fotografica  dal titolo  “Case matte, testimoni di guerra a Milazzo”, in collaborazione con la sezione locale di ITALIA NOSTRA, Associazione Nazionale per la tutela del patrimonio storico artistico e naturale della nazione, rivolta agli studenti dell’istituto e aperta alla cittadinanza del territorio.

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L’ importante iniziativa ha avuto come momento centrale il seminario storico “La lunga estate del ‘43”, tenutosi sabato mattina nell’Aula magna dell’istituto alla presenza di illustri relatori del mondo accademico. Presenti ai lavori, introdotti dal dirigente scolastico, prof. Bruno Lorenzo
Castrovinci, il presidente ITALIA NOSTRA MILAZZO, Guglielmo Maneri, e i professori Giuseppe Pandolfo, ricercatore SOCIETA’ DI STORIA PATRIA e Fabio Milazzo, storico pubblicista presso l’ Università degli Studi di Messina che, con competenza e professionalità, hanno riscostruito gli eventi legati ai bombardamenti avvenuti a Milazzo nell’estate del 1943, sulle tracce delle Casematte, postazioni monoarma circolari, testimoni di guerra ancora presenti sul territorio.

Lezione di storia, di vita e riflessione sempre attenta e necessaria sulle vicende dei nostri tempi per la promozione di comportamenti ispirati ai principi assoluti di pace, libertà e fratellanza, l’excursus storico effettuato ha avuto avvio dal racconto delle incursioni aeree subite dalla Sicilia, e in particolare dalle coste messinesi, nell’estate del 1943, in piena Seconda Guerra Mondiale, e la decisione dei vertici militari, nell’imminenza dello sbarco degli Alleati che si riteneva potesse avvenire proprio nell’area milazzese, di fortificare i litorali dell’isola con dei “bunker”, infrastrutture militari con finalità antisbarco “a cupola”, con larghe feritoie posizionate a raggera e armate con una mitragliatrice.

Suggestioni e forti emozioni per gli studenti presenti al seminario che, attraverso i riferimenti costanti e puntuali a eventi lontani ma decisivi per l’edificazione di una nazione e di un popolo che, ieri come oggi, ribadiscono l’imprescindibilità per il prosieguo civile e democratico dell’umanità nell’amore per la libertà e per la convivenza pacifica, hanno “vissuto” la storia e imparato a osservare l’ambiente circostante con curiosità e conoscenza.

Particolarmente soddisfatto il presidente di Italia Nostra Milazzo, Guglielmo Maneri che, nel ringraziare per la calorosa accoglienza e partecipazione alla mostra presente nell’istituto dal 19 al 26 aprile, ha ricordato che essa rappresenta solo il primo passo verso un’esposizione permanente, il riconoscimento di un vincolo di tutela e la successiva realizzazione di un Percorso delle Casematte, atto alla valorizzazione delle postazioni quali elementi distintivi del paesaggio e, ora, “testimoni di pace” .

Cultura, formazione e innovazione sono le parole chiave che il preside, prof. Castrovinci, ha più volte utilizzato nel corso dell’evento per sottolineare con motivato orgoglio la mission del proprio istituto, contraddistintosi nel tempo, e particolarmente nel corrente anno scolastico, come sistema formativo flessibile e di ampio respiro. “Parlare alle nuove generazioni di recupero della storia e dell’importanza di partire da essa per costruire il nostro presente, come anche il nostro futuro, costituisce, soprattutto nella situazione congiunturale e mondiale, un assunto prioritario, etico e sostanziale. Pianificare prospettive di sviluppo sempre più innovative e itinerari di apprendimento flessibili, fruibili e concretamente finalizzati all’acquisizione delle competenze di cittadinanza – commenta pertanto il dirigenterappresenta una reale occasione “didattica e produttiva” di grande valenza in un territorio che ben conosce il valore del proprio patrimonio ambientale – storico-architettonico, e che promuovendo la funzione educativa del patrimonio culturale, ne fa una risorsa culturale, di emancipazione e di sviluppo, dalla preponderante e positiva ricaduta nello sviluppo della personalità degli alunni, al centro di ogni scelta e proposta del Majorana”.

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