Agrigento, Capitale della Cultura 2025
“L’Italia è una superpotenza culturale, in questo la storia ci ha baciato, dandoci un unicum di diverse civiltà che si sono sedimentate sul nostro territorio”, questo è stato l’intervento del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, durante la cerimonia che si è tenuta a Roma nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura in occasione della proclamazione della Capitale della Cultura 2025.
Le città candidate per l’elezione erano: Agrigento, Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca e Spoleto, presenti alla cerimonia oltre i sindaci delle città candidate anche il ministro della Cultura.
La Capitale italiana della cultura è stata istituita nel 2014, il titolo viene conferito annualmente a una città dal Consiglio dei ministri su proposta del Ministro della Cultura, le procedure di selezione di entrambe le iniziative sono coordinate dal Segretario generale della Cultura. L’iniziativa ha lo scopo di sostenere, incoraggiare e valorizzare la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura.
L’Italia senza alcun dubbio è una delle nazioni con il più ampio patrimonio artistico e culturale, basti pensare alle bellezze paesaggistiche sparse sul territorio, tant’è che molte di queste ultime sono anche patrimonio UNESCO; sono infatti ben 7 in Sicilia i siti d’importanza storica, culturale e naturalistica che l’UNESCO ha deciso di inserire nella World Heritage List.
Agrigento, nonché Capitale della Cultura 2025, è nota per le rovine dell’antica città di Akragas e per la Valle dei Templi, un vasto sito archeologico con templi greci ben conservati. Inoltre, il Ministro Sangiuliano ha citato durante il suo discorso un drammaturgo, scrittore e poeta siciliano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934 Luigi Pirandello, il quale nacque nel 1867 proprio ad Agrigento.
La nostra Italia è un tesoro ed è giusto che tutti noi preserviamo il suo valore prendendocene cura e condividendolo con il resto del mondo, trasmettendolo così alle generazioni future, affinché anch’esse possano godere di tutta la bellezza che ci riserva la nostra cara patria.
Ilaria Gentile V A BS
