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IL FANTASTICO VIAGGIO NEL “MUMA” DI MILAZZO

Mercoledì 15 marzo 2023 la mia scuola – la scuola secondaria dell’istituto Comprensivo “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto – ha organizzato per tutti gli alunni delle classi prime un’uscita didattica presso il Castello di Milazzo, all’interno del quale è possibile visitare anche il “MuMa”, il “Museo del Mare”, situato precisamente nel Bastione della Chiesa di Santa Maria. Già all’ingresso è esposto un cartellone in cui il MUMA viene presentato, e si capisce che non un museo come altri, bensì un luogo che serve a far ritrovare l’uomo e il mare, attraverso arte e scienza. Esso nasce dall’idea del biologo Carmelo Isgrò che, nell’estate del 2017, ritrova lungo le coste di Capo Milazzo uno sfortunato Capodoglio, spiaggiato, morto a causa di una rete da pesca illegale a cui era rimasto prima impigliato e poi ritrovata nel suo stomaco, assieme a molte altre quantità di plastica. Il biologo inizia così il recupero delle ossa del Capodoglio, con l’aiuto di molti volontari fra cui un suo caro amico, Francesco, che sfortunatamente muore in un incidente stradale. Decide allora di chiamare il Capodoglio con il soprannome del caro amico scomparso, ovvero SISO.

Dopo aver recuperato lo scheletro, oggi il Capodoglio – sospeso con dei cavi con all’interno la rete e le plastiche – è esposto in alto al centro del museo. Nella sala principale in cui si trova Siso vi sono però anche numerosi schermi touch screen, che raccontano la sua storia e ci fanno conoscere la vita di tutti gli altri animali che vivono nel mare.

Sulla parte sinistra vi è poi un’apertura che conduce, scendendo le scale, in tre sale che sono state definite Inferno, Purgatorio e Paradiso. Nella prima sala è stata ricostruita una spiaggia piena di plastica, che realmente è stata raccolta sulle rive di Capo Milazzo, questa rappresenta l’Inferno e dimostra come l’uomo stia danneggiando l’ambiente marino. Nella seconda sala troviamo il Purgatorio, una sala che serve a farci riflettere, imparare e conoscere questo ambiente per poterlo tutelare. Nella terza ed ultima sala ritroviamo il Paradiso, che si raggiungerà solo quando l’uomo si renderà conto di ciò che ha fatto e tenterà di rimediare per salvare l’ambiente in cui lui stesso vive.

La visita, che si consiglia a tutti, ragazzi e adulti, è molto interessante e per certi aspetti anche triste, pensando alle sofferenze che sicuramente il Capodoglio ha dovuto subire prima di morire. 

Quindi, lo scopo di questo museo è importantissimo, perché cerca di educare, soprattutto i giovani, a tutelare il nostro amatissimo mare e tutte le creature che ci vivono. Perchè, come scritto su un pannello della stanza Paradiso, “Non ereditiamo la terra dai nostri padri, ma la prendiamo in prestito per i nostri figli” “Non ereditiamo la terra dai nostri padri, ma la prendiamo in prestito per i nostri figli”. Cerchiamo quindi di fare il possibile per lasciare un mondo vivibile alle generazioni future.

Alice Smeralda Mazzeo

Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G. (ME)

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