L’importanza di ricordare
Shoah è una parola ebraica che significa “catastrofe”. Con questa parola si indica l’uccisione di più di sei milioni di Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il 27 gennaio di ogni anno si ricorda questa terribile pagina della nostra storia, affinché essa possa rimanere impressa nella memoria di ciascuno e far sì che gli uomini non commettano più orrori simili.
La data non è stata scelta a caso poiché il 27 gennaio 1945, i soldati dell’Armata Rossa sono entrati nel campo di Auschwitz liberando i pochi sopravvissuti e comprendendo ciò che era successo nel cuore dell’Europa.
Nel 60° anniversario di quest’evento, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha stabilito con la risoluzione 60/7 che ogni anno, il 27 gennaio, si sarebbe celebrata una Giornata internazionale della Memoria.
In Italia, questa giornata commemorativa era già stata istituita il 20 luglio del 2000, attraverso gli articoli 1 e 2 della legge n. 211.
Questa giornata assume un’importanza notevole perché, contro ogni forma di negazionismo, bisogna ricordare e mantenere viva la memoria affinché tutto ciò non si ripeta più.
In occasione delle commemorazioni per la Giornata della Memoria, la nostra scuola ha aderito alla bellissima iniziativa dell’Istituto G.B. Impallomeni di Milazzo che ha organizzato un incontro online con i coniugi D’Urbano Cases, vittime e testimoni della Shoah.
È stato un momento emozionante, in cui questi due anziani signori hanno raccontato la loro drammatica esperienza con grande generosità e coraggio.
La cosa che più mi ha colpito della loro testimonianza è, in particolare, quando raccontavano che i bambini ebrei studiavano anche nei campi di concentramento, sottolineando l’importanza dello studio e della cultura per combattere ogni forma di discriminazione che proviene dall’ignoranza. Il signor D’Urbano ha citato un proverbio ebraico molto bello che recita così: “il mondo si regge sul fiato dei bambini nelle scuole”.
Con la mia classe, per approfondire questa triste pagina della nostra storia, abbiamo realizzato un video con il quale abbiamo partecipato al concorso “I giovani ricordano la Shoah”.
In questo video che si intitola “Candele”, dopo aver letto alcuni passi dei romanzi “Scolpitelo nel vostro cuore” di Liliana Segre e “Il pane perduto” di Edith Bruck, abbiamo provato ad interpretare sofferenza vissuta da queste due donne e abbiamo riflettuto sull’importanza di essere “candele”, cioè di tenere viva la luce del ricordo di quanto è avvenuto.
Abbiamo dunque compreso che per noi giovani è importante commemorare questa ricorrenza in quanto come afferma Primo Levi “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”
Greta Cucinotta
Classe 2^C “G. Verga” I. C. “L. Capuana” Barcellona P.G.