venerdì, Novembre 15, 2024
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L’uomo dimentica di imparare dagli errori del passato

Shoah,
Auschwitz

Sono passati oltre 70 anni dalla tragedia storica della Shoah, ma ancora tantissime persone si rifiutano di credere a ciò che è successo, o pensano sia un fatto lontano, restando indifferenti all’argomento nonostante in questo periodo, come sappiamo, stia avvenendo una guerra in Europa, vicino a noi, protagonisti la Russia e l’Ucraina.

Il 27 gennaio 1945 furono aperti i cancelli di Auschwitz e furono pochi i sopravvissuti. Oggi, in questa stessa data, si ricordano tutte le vittime di questo dramma che ha scombussolato le vite di milioni di persone, segnando la storia del ‘900, ma è ormai chiaro che con la guerra odierna si aprirà un nuovo capitolo tragico nel nuovo secolo. E l’orrore che hanno visto i deportati nei campi di sterminio e di lavoro non è molto diverso da quello che, indescrivibile, patiscono oggi coloro che vivono la guerra, i bombardamenti, la fame, costretti a fuggire dalle proprie case, abbandonando tutto.

Nel corso degli anni bui della Shoah, tuttavia, molte vite sono state risparmiate grazie all’altruismo di coloro che sono stati definiti “Giusti tra le Nazioni”, uomini e donne che hanno rischiato la propria vita per salvarne altre. E questo deve far riflettere sul fatto che l’essere umano ha diverse nature: c’è l’uomo che è pronto a dare tutto per gli altri, e c’è l’uomo che invece è egoista e non dà niente. Uno si spingerà oltre quel confine che si chiama umanità per ottenere quello che vuole; uno spegnerà i sentimenti pur di raggiungere un obiettivo; uno abbatterà quel confine e andrà oltre, proseguendo con egoismo e pregiudizio; uno sacrificherà sé stesso con generosità senza chiedere nulla in cambio.

Si dovrebbe trarre lezione dal passato e invece la storia non è mai abbastanza, se non è capita, se non si riflette sugli errori. Invece oggi molti non pensano agli altri, pensano solo ed esclusivamente a sé stessi, dimenticando tra l’altro che la guerra non porta mai niente di buono.

Quindi alla fine la storia cosa fa? Insegna? Fa riflettere? Sì, fa sicuramente riflettere, ma nonostante ciò l’uomo non riesce a non commettere l’errore che rischia di fare scoppiare una scintilla, un conflitto, un genocidio. Bisogna perciò insistere a ricordare il passato e cercare di operare il bene, tirare fuori solo il meglio degli esseri umani, soprattutto in coloro che governano e hanno una responsabilità collettiva e non solo individuale.

Elisa Cambria e Aurora Miano

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G. (ME)

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