Santo Stefano di Camastra, culla della ceramica tra terra e mare
Santo Stefano di Camastra è una cittadina della provincia di Messina molto famosa per la produzione di ceramiche.
Nell’uscita didattica coordinata dai docenti di Arte prof. Felice Trimboli e prof. Enzo Napoli e dalla docente di Religione prof.ssa Maria Giovanna Recupero, che si è svolta giorno 2 dicembre 2022 in questo piccolo paesino, le classi seconde B e E della scuola secondaria di primo grado “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto hanno visto, imparato e compreso la cultura e le tradizioni di questo territorio di cui all’inizio erano all’oscuro. Una di queste è la lavorazione di un importante materiale, l’argilla, che con un procedimento specifico di fabbricazione diventa ceramica.
La prima tappa del viaggio, che aveva comunque coinvolto qualche settimana prima anche le altre classi seconde, è stata in particolare la visita di un Istituto superiore specializzato in lavorazione di argilla e ceramica, il Liceo Artistico “Ciro Michele Esposito” dove il preside, dopo aver mostrato agli alunni tutti i laboratori, ha fatto provare anche loro a manipolare e creare. Grazie all’argilla e ad i docenti esperti, i ragazzi hanno così scatenato la loro creatività, soprattutto nei laboratori di decorazione dove hanno dipinto e abbellito i piatti di ceramica, e quello di modellazione, in cui il professore spiegava come modellarla, quali liquidi utilizzare e il corretto movimento delle mani, con il risultato di aver realizzato dei bellissimi vasi.
Dopo pranzo, davanti a una piazza panoramica con una bella vista sul mare, gli alunni hanno poi potuto osservare da lontano, con molta eccitazione, anche la famosa “Finestra sul Mare” e la “Piramide 38° parallelo”, opere di Antonio Presti che fanno parte della “Fiumara d’Arte” prossima meta del loro viaggio d’istruzione.
Infine i ragazzi hanno visitato il “Museo della Ceramica” di Palazzo Trabia, dove il curatore Filippo Fratantoni e sua sorella Anna Maria Fratantoni, hanno mostrato le molte opere conservate, le sculture ed i mosaici. Poi, dopo il tour, una volta seduti in una grande sala, è stata ricordata Nunziatina, l’altra loro sorella da poco venuta a mancare che, oltre all’attività di artista della ceramica, svolgeva la professione di maestra di scuola primaria. Penso anzi che la sua storia, le sue opere, la pazienza e l’amore per i bambini e ragazzi che la caratterizzavano e che sono risaltate dal racconto ascoltato, sono sicuramente da imitare, anche per noi adolescenti.
Programmata come opportunità di conoscere in modo più approfondito l’arte della ceramica, la visita didattica e laboratoriale nell’insieme si è rivelata invece molto istruttiva e interessante sotto tutti i punti di vista per gli alunni, che hanno potuto così apprezzare la cultura, le origini e la storia di un luogo non troppo lontano ma per i più sconosciuto e da scoprire.
Tamara Ragusa
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G. (ME)
