domenica, Dicembre 22, 2024
Eventi e SpettacoliIl bello del Majorana

Picciridda, apprendimento e intrattenimento al Trifiletti per gli alunni del Majorana.

Giornate dedicate agli studenti dell’Ettore Majorana di Milazzo che, nell’ambito delle attività di edutnaiment, il 12 e il 13 gennaio si sono recati presso il Teatro Trifiletti per assistere alla proiezione del film “Picciridda” di Paolo Licata,  una pellicola trasposta dall’omonimo romanzo di Catena Fiorello, che tratta tematiche delicate e importanti come quella dell’emigrazione e della violenza sulla donna.

La “Picciridda”, di nome Lucia, cresce attraverso dolori e traumi vivendo sulla propria pelle l’emigrazione dei suoi genitori, che per lavoro partono per la Francia portando con loro il suo fratellino e lasciando lei con la nonna Maria. La figura della nonna è quella di una persona molto rispettata, ma anche piuttosto severa con la nipote, poiché vuole difenderla dagli uomini che sono al di fuori della propria casa. La nonna in realtà attua questi atteggiamenti in conseguenza di violenze da lei stessa subite in passato. Tali violenze, come si scopre nel film, non sono state però perpetrate da uomini estranei, ma addirittura dal marito della propria sorella.

Lucia si fa benvolere da tutti che la chiamano “Picciridda”, mentre la nonna la mette immediatamente a confronto con la realtà: il mondo fuori non è affatto gentile e lei farà bene ad imparare a difendersi.

Il film si snoda attraverso avvenimenti e rivelazioni che dipingono un quadro alquanto torbido: la “Picciridda” Lucia viene stuprata sempre dal prozio acquisito, lo stesso uomo che in passato aveva violentato la nonna Maria, poi parte per andare in Francia a raggiungere i propri genitori; in seguito la nonna Maria muore.

Nel film si vede Lucia adulta che visita la tomba della nonna e viene a sapere dalla propria prozia che nonna Maria, prima di morire, aveva ucciso il proprio stupratore.

Fa riflettere anche il fatto che in tutto il film le donne tendono a non esternare le violenze subite, a non chiedere aiuto a nessuno e a sopportare in silenzio ogni cosa (fino però ad un gesto estremo di vendetta covato per anni e culminato nell’omicidio dell’antagonista principale). 

L’adesione alla campagna organizzata dal nostro istituto di promozione di edutnaiment,  apprendimento e intrattenimento, consente a noi giovani di avvicinarci a tematiche e problemi del nostro tempo con la giusta e dovuta attenzione.

Rachele Previte II A IT Q

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