venerdì, Novembre 15, 2024
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Una lezione di vita dal Medioevo per i ragazzi del Majorana con Santi Laganà e il suo ultimo romanzo storico “Oltre”

Un vero e proprio viaggio nel tempo quello a cui hanno partecipato oggi gli alunni della 2CCH del Majorana che, nell’ambito del progetto “Libriamoci”, hanno incontrato, in modalità on line, Santi Laganà, autore del romanzo storico Oltre. Il volume, pubblicato proprio in questi giorni, è l’ultimo di una trilogia ambientata alla fine del X secolo. Il Medioevo, come lo stesso autore ha affermato, rappresenta un’epoca buia sulla quale abbiamo poche informazioni, ma che, proprio per questo, lascia ampio spazio alla fantasia. Esso fu caratterizzato da tanta miseria e sofferenza e fu teatro di violenze e soprusi indescrivibili, ma non bisogna dimenticare che senza questo momento di grande difficoltà e decadenza non ci sarebbe stata la folgorante resurrezione dei secoli avvenire.

Protagonista del romanzo è Anna, una sedicenne simbolo degli umili, dei miseri e reietti, che le angherie e le terribili violenze a cui è sottoposta anziché distruggerla, rendono sempre più forte fino a darle il coraggio di reagire e riscattarsi intraprendendo un avventuroso viaggio che la condurrà appunto, come recita il titolo del romanzo, Oltre. Oltre i propri limiti, la propria condizione di inferiorità, oltre le difficoltà e i soprusi.

In un interessante confronto, durante il quale momenti di riflessione si sono alternati alla lettura di alcuni brani del romanzo e alla sua descrizione, Laganà ha coinvolto i ragazzi lasciando loro alcuni importanti messaggi. In una società come quella in cui viviamo in cui spesso tutto è facile, occorre recuperare la tenacia e il coraggio di fronteggiare le difficoltà recuperando quello spirito battagliero che nel Medioevo era dettato dal bisogno di sopravvivere, ma che oggi deve spingerci a non accontentarci, a metterci in gioco per migliorare e crescere culturalmente e socialmente. “Ognuno di noi,” ha detto Laganà, “nasconde un tesoro che molte volte rimane inesplorato o addirittura ignoto. Quello che invece è importante è che ciascuno metta alla prova sé stesso e riesca a valorizzarsi e mostrare tutto ciò che può dare, aspirando sempre a qualcosa di meglio. Il consiglio che vi do,” ha concluso l’autore, “è di non aver paura di sbagliare, ma di mettervi in discussione e di non accontentarvi mai del luogo sicuro, ma di aprirvi al mondo, come Anna la protagonista del romanzo. Gli errori, ha aggiunto, ti fortificano e ti fanno crescere, perché si può sempre migliorare e l’ambizione, quando non è smodata, ma guidata ed equilibrata, è una delle cose migliori da coltivare.”

Giusy Crisafulli

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