venerdì, Novembre 15, 2024
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IL RICORDO E LA MEMORIA DI GIOVANNI FALCONE

Giorno 16 maggio, accompagnati dai docenti, le classi di vari istituti della provincia compreso il nostro si sono recati al Palacultura di Messina per poter assistere al convegno: “Il ricordo e la memoria di Giovanni Falcone “

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Noi ragazzi abbiamo ascoltato gli interventi di alcuni rappresentanti delle istituzioni: Laura Romeo, Giovanni Moschella, Domenico Santoro e Stellario Vadalà, altri sono stati effettuati in videoconferenza con l’attrice Maria Grazia Cucinotta e il Presidente dei Magistrati Giacomo Ebner.

Il momento decisamente più commovente è stato il racconto della strage di Capaci, di quel maledetto 23 maggio del 1992 di 30 anni fa in cui moriva il magistrato italiano Giovanni Falcone insieme ai tre uomini della scorta e alla moglie Francesca Morvillo:

<<Una volta sceso dal jet che lo riportava in Sicilia, il magistrato sale in macchina e circondato dalla sua scorta, si dirige verso Palermo non sapendo di essere osservato dai mafiosi per tutto il tragitto. Giovanni Brusca (mafioso soprannominato “U Verru” o “lo Scanna cristiani”) clicca il pulsante che fa esplodere 1000 kg di tritolo sotto l’autostrada. La prima auto della scorta, viene colpita in pieno dall’esplosione, la Croma bianca del giudice, avendo rallentato, si schianta contro un muro di detriti, lasciando i passeggeri gravemente feriti. Giovanni Falcone morirà un’ora dopo a causa della gravità del trauma cranico e delle lesioni interne. La moglie Francesca Morvillo morirà anch’essa poche ore dopo. Infine, l’ultima macchina della scorta, la Croma azzurra resiste, salvando miracolosamente i civili che si trovano a transitare sul luogo della strage>>.

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Una tragedia immensa che ogni qualvolta ci viene raccontata o ne guardiamo semplicemente le immagini ci lascia senza parole, quasi fosse simile ad una scena di un film apocalittico, ma non è finzione è la nostra storia, la storia della nostra terra. Ed è giusto che venga raccontata e ricordata come è stato detto anche dal nostro ex- Preside, oggi Provveditore agli studi, per far comprendere ai giovani di allora come oggi che la morte di Falcone deve trasformarsi in un momento di nascita. È solo grazie al buon esempio, all’educazione alla legalità che le nuove generazioni potranno sconfiggere la mafia facendo trionfare la giustizia; proprio come diceva Falcone: “La mafia non è affatto invincibile, è un fatto umano e come tutti i fatti umani, ha un inizio ed una fine.”

De Mariano Sophia, Stracuzzi Martina, III A BS

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