21 Marzo: Giornata della Memoria e dell’Impegno per le vittime innocenti di mafia
E’ giunta alla ventisettesima edizione la Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017, e organizzata, a partire dal 1996, dalla rete di associazioni antimafia Libera.
Divenuta “nel tempo uno dei più grandi appuntamenti fissi scritti nell’agenda dell’Italia civile”, e legata la primo giorno di primavera, 21 marzo, simbolicamente “rinascita e vita” e “inizio di un percorso di impegno e di speranza”, tale giornata tematica è in concreto una ricorrenza di sensibilizzazione e mobilitazione in ricordo delle vittime delle mafie in Italia e nel mondo, un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune.
“Leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri.”
L’edizione nazionale 2022 si terrà a Napoli, luogo di cultura e di accoglienza, capace di rispondere all’emergenza criminale con iniziative sociali di ogni tipo, città generatrice di speranza. Napoli sarà la “piazza” principale, ma simultaneamente, in centinaia di luoghi in Italia, Europa, Africa e America Latina, la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime.
Lo slogan Terra mia. Coltura/Cultura.
Terra mia: per prendersi cura della nostra comunità locale e reinterpretare il nostro essere cittadini globale a partire dall’attenzione al contesto nel quale viviamo, alla nostra quotidianità.
Coltura/Cultura: La coltura nella terra, la cultura nelle coscienze. Due parole che si differenziano solo per una vocale, che ci restituiscono la necessità di un lavoro che prosegue in parallelo e tiene insieme l’impegno per il nutrimento della Terra con l’impegno per il nutrimento delle coscienze.