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Måneskin: un fenomeno globale

Dalle strade di Roma alla conquista dell’America passando dall’Eurovision Song Contest: storia di una band che ha raggiunto un successo planetario. I Måneskin hanno raggiunto la notorietà in Italia nel 2017, in seguito alla partecipazione all’undicesima edizione di X Factor, grazie alla quale, pur essendosi classificati secondi, hanno firmato un contratto con la casa discografica Sony Music, pubblicando l’album Chosen nello stesso anno. Da quel momento in poi la loro carriera è stata solo in ascesa. Ma chi sono questi ragazzi? Come hanno cominciato? Qual è il significato del loro nome? I Måneskin sono un gruppo originario di Roma composto da 4 ragazzi tra i 20 e i 22 anni: Damiano (cantante), Victoria (bassista), Thomas (chitarrista) ed Ethan (batterista). Il nome scelto, Måneskin, viene dal danese, lingua d’origine della bassista Victoria e significa “chiaro di luna”.

I componenti del gruppo si conoscono fin dai tempi delle medie, ma hanno deciso solo in tempi recenti di intraprendere un percorso musicale, suonano assieme solo dal 2016 e cominciando proprio dalle strade della Capitale. Il genere proposto nasce dalle diverse influenze dei singoli componenti: un mix di rock e pop accompagnato dalla voce reggae di Damiano, frontman del gruppo. Il gruppo si fa notare durante il talent show X Factor fino ad essere dato per favorito, ma viene battuto allo scontro finale da Lorenzo Licitra. Poco dopo, pubblicano l’EP Chosen insieme al singolo anonimo diventa doppio disco di platino in pochissimo tempo. Da qui inizia la loro scalata al successo con partecipazioni a vari eventi (Wind Music Awards, RadioItaliaLive, Wind Summer Festival) e la pubblicazione di due nuovi singoli: Morirò da Re e Torna a casa, che sin dai primi passaggi in radio si dimostrano un grandissimo successo. A ottobre 2018 viene pubblicato il primo album in studio, Il ballo della vita, seguito da una tournée internazionale che fa registrare il tutto esaurito in ogni tappa ed estesa fino al settembre successivo. L’anno successivo, subito dopo la pubblicazione del nuovo singolo, Vent’anni, viene annunciata la loro presenza al Festival di Sanremo 2021. Sul palco dell’Ariston la band presenta il brano Zitti e buoni. Con questa canzone fortemente rock vinceranno la 71a edizione del Festival. La vittoria di Sanremo spedisce la band direttamente all’Eurovision Song Contest: nella notte del 23 maggio 2021 i voti dell’Europa portano all’Italia una storica vittoria. Da qui inizia un nuovo percorso per i Måneskin che portano il rock italiano negli USA. Inoltre i Måneskin sono già da mesi in cima agli ascolti Spotify, piattaforma svedese di streaming legale amatissima in tutto il globo. Lo scorso mese sono stati ospiti di uno programmi più famosi di tutti gli Stati Uniti d’America: il Tonight Show condotto da Jimmy Fallon. Qui annunciano le date dei loro concerti in terra americana ma anche la straordinaria partecipazione come gruppo di apertura al concerto del 6 novembre dei Rolling Stones, all’Allegiant Stadium di Las Vegas. Due giorni più tardi sono ospiti al seguitissimo show TV condotto da Ellen DeGeneres. Insomma, un anno di trionfi senza limiti per il quartetto di giovani musicisti per i quali, a chiudere il cerchio, non poteva mancare un ritorno là dove l’incredibile successo è esploso: la 72 ° edizione del Festival di Sanremo li accoglie infatti come ospiti d’onore e tributa loro il giusto omaggio in patria.

Ma che cos’hanno di speciale i Måneskin per essere arrivati a questi livelli? È stata fortuna, talento o sono un fenomeno mediatico costruito a tavolino? Quando si raggiungono questi livelli bisogna saper riconoscere il talento (per la verità, apparso evidente già dalle prime esibizioni a X Factor), ma anche accettare la buona dose di fortuna che posiziona i nostri eroi al “posto giusto al momento giusto”. Pur apparendo sempre semplici e simpatici, i Måneskin si sono sempre schierati apertamente a favore della lotta contro omofobia, razzismo, sessismo o qualsiasi altro genere di discriminazione, quindi questi giovani, al di là dei suoni duri appaiono un po’ come vicini di casa ai quali poter tranquillamente suonare il campanello e chiedere il sale. Insomma nonostante il successo planetario sono rimasti i classici bravi ragazzi della porta accanto, semplici, simpatici e spensierati come qualsiasi ragazzo della loro età.

Aurora Rita Grasso

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G

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