Diritti Umani da difendere
Non si può pensare in realtà di poter costruire una società fondata sulla giustizia, sulla libertà e sulla pace, se si prescinde dal rispetto dei diritti fondamentali della persona. Con la “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, proclamata il 10 dicembre del 1948 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, venivano riconosciuti – per la prima volta – tutti i diritti di cui ogni uomo deve poter godere per essere libero. “La libertà è come l’aria: ci si accorge quanto vale quando comincia a mancare”, afferma Pietro Calamandrei nei primi anni del dopoguerra. Naturalmente ogni individuo deve poterla realizzare senza limiti, a condizione che rispetti la libertà e i diritti degli altri.
Nata dalla tragica esperienza della seconda guerra mondiale, la “Dichiarazione” voleva di fatto essere il riscatto di tutte quelle nazioni che per anni avevano conosciuto soltanto la distruzione e la devastazione, culminate nella follia del nazismo. Firmando quella Dichiarazione, i paesi membri dell’O.N.U. volevano realmente dar vita a un mondo migliore, più civile e più umano. Finalmente un’enunciazione di principi aveva ricevuto il marchio della internazionalità e diventava quindi di portata universale. Lo Statuto delle Nazioni Unite impone agli stati membri di rispettare ed osservare i diritti e le libertà dell’uomo. Nessun paese dell’O.N.U. ha mai rinnegato “a parole” i sacrosanti principi di quella dichiarazione, ma “con i fatti” essi sono stati più volte sconfessati e calpestati, accrescendo sempre di più la lista dei cosiddetti “crimini contro l’umanità”. A fronte di questi ultimi sono nate così le organizzazioni umanitarie, come l’UNICEF e AMNESTY INTERNATIONAL, con lo scopo di difendere la dignità umana contro qualsiasi violazione fisica e morale. Sono proprio le attività di queste organizzazioni che probabilmente costituiscono la migliore testimonianza di come possa essere messa in pratica l’educazione ai diritti umani, di cui nessun uomo può essere privato, orientata ad agevolare l’osservanza dei diritti basilari, che spettano a ciascun individuo in quanto essere umano “libero ed uguale in dignità e diritti”, quale base essenziale per la libertà, la giustizia e la pace nel mondo.
Marta Saraò
Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G