EFFETTI PSICOLOGICI DELLA PANDEMIA
Se ci chiedessero di sintetizzare gli ultimi due anni di pandemia con una parola probabilmente penseremmo a “paura”. La paura di leggere l’esito di un tampone, di contagiare i propri cari o addirittura la paura di morire.
Da una routine fatta di famiglia, lavoro e progetti personali, molti si sono ritrovati a dover fare i conti con un profondo senso di angoscia costante e di incertezza per il futuro.
In questi mesi abbiamo imparato ad isolarci, a stare a casa, in uno spazio che erroneamente crediamo l’unico sicuro e protetto… e se da una parte i lockdown sono stati necessari, dall’altra hanno creato situazioni difficili; guardiamo sempre più spesso le possibilità di contatto con gli altri con maggior timore e questo lascerà inevitabilmente un segno indelebile sull’intera comunità e sui rapporti sociali.
La solitudine, la paura che nulla più torni come prima, il timore di vedere i nostri cari in un possibile rischio di contagio è il dramma che ognuno di noi ha vissuto e continua a vivere…
Durante la prima ondata di contagi l’arrivo inaspettato dell’epidemia del nuovo coronavirus ha provocato un trauma in molte persone; ha interrotto la quotidianità, ha costretto all’isolamento e alla convivenza forzata e per molti ha coinciso con l’esperienza diretta della malattia e del lutto. La pandemia ha acuito le differenze negli stili di vita delle persone, in particolare si sono approfondite le difficoltà degli adolescenti…
Mentre l’infezione da COVID 19 è un rischio maggiore per la salute delle persone anziane, lo studio suggerisce che la salute mentale dei giovani è stata colpita di più dalle misure adottate per contrastare l’epidemia.
Due degli aspetti percepiti come stressanti per gli adolescenti sono sicuramente l’isolamento e la chiusura delle scuole; rimanere chiusi in casa ha contribuito a far traballare le certezze e far i conti con le proprie paure.
La pandemia da COVID 19 ha letteralmente sconvolto il mondo che tutti eravamo soliti a conoscere nel giro di pochissime settimane.
Insomma è una situazione difficile che da due anni a questa parte tutti viviamo, abbiamo dimenticato cosa significhi stare insieme senza bisogno di preoccuparsi, a livello psicologico è un danno che non si riparerà molto facilmente.
In un certo senso questa pandemia ha fatto capire quanto siamo fragili e quanto sia facile essere destabilizzati e perdere l’autocontrollo.
MARTINA PIA TOMASELLO IV A BS