venerdì, Novembre 15, 2024
Eventi e Spettacoli

Valorizzare le produzioni “siciliane” del carciofo Violetto e del grano duro rosso con lo sviluppo di una innovativa pasta ad alto valore nutraceutico

Si è tenuto venerdì 26 novembre,  in occasione di una webinar, la presentazione del “progetto di definizione di una filiera ecosostenibile della pasta nutraceutica arricchita con farina di carciofo (Fil.Pa.Nu.)” (inserito nel PSR SICILIA 2014-2020 – PIANO DI AZIONE LOCALE «CALATINO 2020», sottomisura 19.2 – Sostegno all’esecuzione degli interventi nell’ambito della Strategia di Sviluppo Locale di tipo partecipativo).

La globalizzazione, lo sviluppo industriale, l’aumento della popolazione, i flussi migratori hanno profondamente mutato la produzione ed il consumo del cibo in maniera tale da influenzare non solo l’ecosistema, ma anche l’alimentazione dell’uomo. Le nuove abitudini alimentari sembrano convergere verso una omogeneizzazione di stili alimentari, ovvero una semplificazione della dieta in cui la maggior parte dei nutrienti è fornita da un numero ristretto di specie coltivate ed allevate.

Nel contesto della biodiversità e sostenibilità dei sistemi alimentari e delle diete, i prodotti tipici locali sono oggetto di grande attenzione perché potenzialmente in grado di migliorare la qualità alimentare, sostenere l’agro-biodiversità a livello locale e garantire la sicurezza delle popolazioni relativamente ai loro bisogni elementari e legittimi.

Valorizzare le produzioni siciliane del carciofo Violetto e del grano duro rosso con lo sviluppo di una innovativa pasta ad alto valore nutraceutico, da vendere a prezzi accessibili.

Con questo scopo parte il progetto di cooperazione “Fil.pa.nu”, costituito fra la società agricola Gallinella – azienda capofila – ed i partner Università di Catania Di3A, Società Agricola Cupane, Cooperativa Violetto Ramacchese, Agro Condorelli e le aziende agricole Scuderi Francesco Antonio, Bivacqua Franco e Iacono Giovanni.

Il partenariato intende giocare sulle importanti proprietà del carciofo, che è uno degli alimenti naturali più ricchi di composti bioattivi. I capolini si distinguono inoltre per il basso valore calorico ed il buon apporto di fibrainulinapotassio vitamina C

«Per noi – dichiara Giuseppe Cupane, presidente della Cooperativa Violetto Ramacchese e responsabile di Fil.pa.nu  – è motivo di orgoglio avere creato un sistema che permetterà alle persone del luogo di lavorare in maniera serena e di valorizzare i nostri prodotti tipici».

Giuseppe Cupane

Rilanciare e valorizzare prodotti siciliani all’apparenza umili, ma dalle straordinarie proprietà curative (e non solo), come la pianta del carciofo, dimostrando che anche in Sicilia le idee innovative si possono realizzare.

Il grano duro rosso ed il carciofo Violetto sono le due materie prime principali del comprensorio di Ramacca. Vogliamo passare dalla produzione primaria alla realizzazione di una vera e propria industria alimentare attiva nella produzione della pasta fortificata di carciofo. Ci impegneremo per vendere questo prodotto a 1-1,5 euro il chilo, un prezzo accessibile a tutti e non un prezzo smisurato”.

I prossimi obiettivi? “Crescere – sostiene Cupane – e cercare di lasciare piccole impronte. Valorizzare il territorio per uno sviluppo integrato che comprenda anche il turismo e la cultura.”

Santo Aparo, durante la presentazione del progetto, ha aggiunto: “Vogliamo diversificare e valorizzare i capolini di fine raccolto della carciofaia attraverso l’ampliamento dell’attuale destinazione d’uso ; poi vogliamo ottimizzare i flow-sheet di lavorazione per la produzione di farina di carciofo ad alto valore nutraceutico, da utilizzare per la produzione di pasta secca fortificata e perciò rispondente alla crescente richiesta da parte dei consumatori di prodotti funzionali.

Terzo obiettivo – conclude Aparo – è la messa a punto di un processo produttivo ecosostenibile, volto al risparmio idrico e all’utilizzo di soluzioni innovative e a basso impatto ambientale per il packaging (film biodegradabile e compostabile). Da ultimo, ma non per questo meno importante, andremo a valorizzare gli scarti di processo nell’ottica di una economia circolare e sostenibile”.

Saranno prodotti anche succhi a base di carciofi Violetti.

Tutte queste novità saranno messe a punto e valorizzate anche grazie alle collaborazioni esterne dello chef Pietro Leemann, responsabile qualità della catena Naturasì, e di High Materials Innovation, spin-off dell’Università di Parma, nonché  la Dott.ssa Mariangela Rondanelli, Professore Associato in Scienze e Tecniche Dietetiche Applicate (Med 49) presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Pavia,  per le prove sull’indice Glicemico dei prodotti pane e pasta.

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