Sempre più donne vittime di violenza
“Le varie forme di maltrattamento che subiscono molte donne sono una vigliaccheria e un degrado per gli uomini e per tutta l’umanità. Non possiamo guardare dall’altra parte. Le donne vittime di violenza devono essere protette dalla società”.
Questo è il messaggio di Papa Francesco in occasione della “Giornata internazionale della violenza sulle donne”.
Questa importante ricorrenza viene celebrata il 25 novembre, data scelta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per ricordare il sacrificio delle sorelle Mirabal, attiviste del “Movimento 14 giugno”, un gruppo politico clandestino dominicano che si opponeva alla dittatura di Rafael Leónidas Trujillo.
Ci sono vari tipi di violenza: violenza fisica è ogni forma di violenza contro il corpo o la proprietà; violenza psicologica è una mancanza di rispetto che offende e mortifica la dignità; violenza sessuale, che coinvolge attività sessuali senza consenso, e infine lo stalking, che è ogni atto che lede la libertà e la sicurezza.
Molto spesso questo tipo di violenza si verifica in casa sconvolgendo anche la vita dei figli e purtroppo in questo periodo di lockdown causa Covid19 sono aumentati i casi di violenza in quanto la donna, costretta a rimanere in casa, spesso non è potuta sottrarre alla violenza del proprio marito/compagno.
Questa brutta piaga sociale, poi, è ancora più accentuata nei paesi del terzo mondo, nei paesi arabi e in alcuni paesi asiatici, dove per cultura la donna è considerata inferiore all’uomo.
In occasione della “Giornata contro la violenza” si è soliti usare qualsiasi oggetto di colore rosso, perchè il rosso rappresenta il sangue versato dalle donne vittime dell’estrema violenza, il femminicidio, ed ogni anno si promuovono campagne di sensibilizzazione contro questo vergognoso fenomeno.
Anche nella nostra città, Barcellona Pozzo di Gotto, ci sono stati dei casi, e quello più noto si consumò circa 63 anni fa. Si trattava di Graziella Recupero, una studentessa del Liceo Classico che all’età di diciotto anni venne uccisa con diverse coltellate in pieno giorno da un suo presunto corteggiatore perché era stato respinto. In sua memoria nella nostra città sul ponte Longano è stato allestito un piccolo giardino e una targa è stata collocata vicino al luogo dove abitava.
Anche se sono un ragazzo, il 25 novembre sarà sempre un grande evento per me, perché dobbiamo sempre continuare a lottare per il confronto ed il rispetto reciproco, tra uomini e donne. Solo così questa brutta piaga della società potrà scomparire.
Ezio Demetrio Mammola
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G. (ME)