Ciao Giampiero, caro bisteccone!
Della serie che mi tocca fa’ per campa’! Mi piace ricordare Giampiero Galeazzi, il bisteccone dello sport italiano, con questa sua simpatica frase, che lui amava ripetere e che spesso io ho fatto mia quando, in maniera spiritosa, volevo rendere il mio disagio e la mia goffaggine nell’effettuare determinate azioni!
Al termine di una lunga malattia se n’è andato l’inviato di punta, il grimaldello universale che arrivava con le sue telecronache indimenticabili dove ad altri non era concesso, all’anima dello sport, cercando di spiegare le emozioni, gli entusiasmi le delusioni e i sudori che lui stesso aveva provato nella sua carriera di ottimo canottiere.
Gli atleti di campionati, tornei europei o mondiali, dei giochi olimpici calavano veli, abbandonavano pudori, si aprivano di fronte al gigante buono, poiché Galeazzi con la sua stazza da gigante, la sua voce calda e roboante, provava sempre, riuscendoci, a spingersi al di là della fredda cronaca, alla ricerca di qualcosa di più intimo e nascosto
Bisteccone sapeva sorridere ed era difficile non volergli bene; ha cambiato il modo di raccontare lo sport e si è concesso molto anche in trasmissioni popolari che lo hanno fatto meglio conoscere e apprezzare dal grande pubblico ed è proprio per questo che oggi non si può non rivolgergli un saluto, un ricordo, un ringraziamento per averci fatto sorridere e regalato vortici di emozioni.