2 NOVEMBRE: COME SI CELEBRA LA FESTA DELLA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI NELLA MIA FAMIGLIA.
Molte sono le tradizioni popolari che amo legate al “Giorno dei morti” e, ogni anno, attendo con gioia questa ricorrenza.
Nella mia famiglia si celebra la commemorazione dei defunti lasciando sulla tavola, la notte tra l’1 e il 2 novembre un grande bicchiere d’acqua, alcuni piccoli contenitori, “i cannistri”, con della “frutta martorana” (i classici dolci tipici siciliani preparati con pasta di mandorle, zucchero, vaniglia e acqua tiepida, ingredienti che vengono lavorati, finemente modellati e colorati con tinte alimentari in modo che vengano rappresentati, più o meno perfettamente, alcuni frutti che solitamente cadono dagli alberi durante la stagione autunnale) e degli “scardellini” chiamati anche “ossa dei morti” (biscotti tipici della tradizione messinese preparati con cannella, zucchero e farina).
Facciamo tutto ciò per dissetare e sfamare i nostri cari defunti che vengono da molto lontano per salutarci. Sempre quella notte lasciamo sotto il letto una cesta di vimini con dentro alcuni oggetti appartenuti ai nostri defunti mentre erano ancora in vita con accanto un foglio con su scritta un’antica filastrocca che recitiamo prima di andare a dormire, è una supplica affinché i nostri defunti vengano a visitarci, a sorvegliarci dal paradiso e a portarci tanti doni e benedizioni.
“Armi santi, armi santi Io’ sugnu sulu vuatri siti tanti, e mentri sugnu ‘nta stu munnu di guai, cosi di motti mittitimminni assai”.
(Anime sante, anime sante Io sono solo e voi siete tante e mentre sono in questo mondo di guai cose dei morti mettetemene tante).
Nottetempo i nostri defunti prendono gli oggetti che gli abbiamo lasciato rimpiazzandoli con dei doni. Poi la mattina successiva andiamo a controllare se i dolci lasciati sulla tavola la sera precedente sono stati di loro gradimento e se gli oggetti contenuti nella cesta sono stati prelevati e scambiati con dei doni. Dopo aver controllato che tutto è avvenuto nel migliore dei modi, ci vestiamo con eleganza e andiamo a partecipare alla celebrazione eucaristica in suffragio delle anime dei nostri cari estinti e, una volta terminata, ci rechiamo a far loro visita al cimitero per lasciare dei rigogliosi crisantemi, da decenni utilizzati per ornare i vasi delle tombe dei nostri cari .
A cura di Imbesi Carmen Giulia
I sez.C I. C. D’Alcontres Barcellona P.G.