venerdì, Novembre 22, 2024
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LA LETTURA TRA FATICA E PIACERE

 “La fatica di leggere e il piacere della lettura” è un articolo di Annamaria Testa con cui si rinnova la riflessione sull’importanza fondamentale della lettura. Il testo esordisce con il puntualizzare quanto faticoso sia leggere dato che, a differenza di azioni naturali come comunicare, pensare, mangiare ecc., leggere non lo è per nulla.

La fatica che proviamo è sia fisica, poiché gli occhi compiono sforzi immensi, ma anche cognitiva dato che il cervello, dapprima analizza una serie di informazioni che verranno convertite in suoni e solo successivamente colloca il significato delle parole ai suoni corrispondenti. Questa operazione, che tra l’altro avviene in frazioni di secondo non-stop, coinvolge più aree cerebrali e man mano che impariamo a leggere meglio, diventiamo più fluidi poiché anche l’occhio non cattura più singole lettere bensì dei gruppi.

La fatica della lettura può essere colmata dal gusto provato nel leggere libri, romanzi e dal farsi catturare a pieno da una storia, oppure avere quella irrefrenabile voglia nel sapere cosa succederà dopo o quale personaggio accompagnerà alla fine il protagonista.

Per educare i bambini alla lettura bisogna leggere ad alta voce, magari farlo in modo divertente così, insieme al piacere, ci sarà anche l’aspetto culturale. Magari dargli anche una ricompensa se sono stati partecipi e hanno interagito.

Ad esempio, io comprerei ai più piccoli certi libri “interattivi” con suoni, canzoni, molti disegni. Gli insegnanti, coloro che più di chiunque altro sono in grado di responsabilizzarci e condurci al mondo del sapere e della conoscenza, sono inoltre i lettori più esperti. Non mi reputo una lettrice incallita, ma leggo spesso e volentieri. Il mondo della lettura mi affascina poiché tramite un libro accresciamo il nostro bagaglio culturale.

Come sottolineato dalla scrittrice, leggere non è poi così semplice poiché dobbiamo essere concentrati, ma soprattutto dobbiamo essere presi dalla storia del libro in questione. Personalmente, mi è capitato di cominciare la lettura di un libro e, non essendo poi coinvolta così tanto, ho preferito non continuarne la lettura. Adoro i romanzi e il genere che meno preferisco è il fantasy. Ultimamente ho terminato di leggere “Orgoglio e pregiudizio”, “Piccole donne crescono” e un libro che tratta la storia di Anna dai capelli rossi. In estate, essendo molto più libera, dedico più tempo alla lettura ma sto facendo in modo che sia così anche nel periodo scolastico. L’articolo scritto da Annamaria Testa mi ha portato alla riflessione su una tematica che dovrebbe stare a cuore a tutti e posso dire che, raramente, si pensa alla difficoltà della lettura come azione non naturale, dato che essa viene appunto effettuata “automaticamente e naturalmente”.

Sophia Caliri IV A BS

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