martedì, Novembre 5, 2024
Parliamo di....ScienzaScienza e Cultura

Premio Nobel per la Fisica all’italiano Giorgio Parisi, Klaus Hasselmann, Syukuro Manabe

Premiati “per i contributi innovativi alla nostra comprensione dei sistemi fisici complessi”. Parisi è il sesto vincitore italiano del Nobel per la Fisica: “Sono felice, non me lo aspettavo, ma sapevo che avrebbero potuto esserci delle possibilità”. Mattarella: “Grande soddisfazione. Rende onore all’Italia”. Draghi: “Parisi, pioniere della ricerca”

Da RAINEWS

Il premio Nobel 2021 per la Fisica è stato assegnato all’italiano Giorgio Parisi, a Syukuro Manabe e a Klaus Hasselmann “per i contributi innovativi alla nostra comprensione dei sistemi fisici complessi”. I tre vincitori del Nobel per la Fisica condividono il Premio di quest’anno per i loro studi su fenomeni caotici e apparentemente casuali. “Sono felice, non me lo aspettavo, ma sapevo che avrebbero potuto esserci delle possibilità”, ha detto Parisi in collegamento con l’Accademia delle Scienze di Stoccolma. Poi ha rivolto un appello: “E’ chiaro che per la generazione futura, dobbiamo agire ora in modo molto rapido contro i cambiamenti climatici”. Giorgio Parisi è stato premiato “per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici, dalla scala atomica a quella planetaria”. Intorno al 1980, ha scoperto i modelli nascosti in materiali complessi disordinati, tra i contributi più importanti alla teoria dei sistemi complessi. Consentono di comprendere e descrivere molti materiali e fenomeni diversi e apparentemente del tutto casuali, non solo in fisica, ma anche in altri settori molto diversi, come la matematica, la biologia, le neuroscienze e l’apprendimento automatico.

INFN – 27 settembre 2018, Sapienza Università di Roma
regia a cura di Enrico Agapito, copyright INFN

Il fisico teorico romano, 73 anni, divide il premio con il meteorologo e climatologo giapponese, Syukuro Manabe, 90 anni, e l’oceanografo e modellatore climatico tedesco, Klaus Hasselmann, 89 anni, che hanno ricevuto il Nobel “per la modellazione fisica del clima terrestre, la quantificazione della variabilità e la previsione affidabile del riscaldamento globale”. In particolare Syukuro Manabe ha dimostrato come l’aumento dei livelli di anidride carbonica nell’atmosfera porti a un aumento delle temperature sulla superficie della Terra. Negli anni ’60, ha guidato lo sviluppo di modelli fisici del clima terrestre ed è stato il primo a esplorare l’interazione tra il bilancio delle radiazioni e il trasporto verticale delle masse d’aria. Il suo lavoro ha posto le basi per lo sviluppo degli attuali modelli climatici. Circa dieci anni dopo, Klaus Hasselmann ha creato un modello che collega tempo e clima, rispondendo così alla domanda sul perché i modelli climatici possono essere affidabili nonostante il tempo sia mutevole e caotico. Ha anche sviluppato metodi per identificare segnali specifici, impronte, che sia i fenomeni naturali che le attività umane imprimono nel clima. I suoi metodi sono stati usati per dimostrare che l’aumento della temperatura nell’atmosfera è dovuto alle emissioni umane di anidride carbonica. “Le scoperte riconosciute quest’anno dimostrano che le nostre conoscenze sul clima poggiano su solide basi scientifiche, basate su una rigorosa analisi delle osservazioni. I vincitori di quest’anno hanno tutti contribuito a farci conoscere più a fondo le proprietà e l’evoluzione dei sistemi fisici complessi”, ha affermato Thors Hans Hansson, presidente del Comitato Nobel per la Fisica. Mattarella: “Grande soddisfazione” Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso grande soddisfazione per il conferimento del Premio Nobel per la fisica al professor Giorgio Parisi e gli ha rivolto le congratulazioni per questo altissimo riconoscimento che rende onore all’Italia e alla sua comunità scientifica. Draghi: “Congratulazioni a pioniere della ricerca” Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime al Professor Giorgio Parisi “le più vive e sentite congratulazioni per la vittoria del Premio Nobel per la Fisica, a nome del Governo e suo personale”.

Il Professor Parisi “è un pioniere della ricerca nella fisica teorica e ha legato il suo nome a scoperte decisiv, è un riferimento intellettuale per generazioni di studenti e ricercatori e per tutto il Paese”. Il Presidente del Consiglio riceverà il Professor Parisi a Palazzo Chigi per complimentarsi per lo straordinario successo. Messa: “Giornata storica per l’Italia” “È una giornata storica per l’Italia e per questo voglio dire un grande Grazie a Giorgio Parisi. Credo di poterlo fare a nome di molti. Dire ‘complimenti’ al nostro neo-vincitore del Premio Nobel per la Fisica è persino riduttivo: Giorgio, con la vita dedicata alla scienza e alla ricerca, con la passione che non lo ha mai abbandonato, è stato negli anni, e continua a esserlo oggi, maestro ed esempio per tanti giovani, ricercatori e non”. Così il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. Cnr: “Conferma dell’eccellenza italiana” “L’assegnazione del premio Nobel al fisico Giorgio Parisi inorgoglisce tutta l’Italia e anche il Consiglio nazionale delle ricerche”. Così la Presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza. “Oltre a compiacerci per questo straordinario risultato – che segue di poco quello del Clarivate Citation Laureates 2021 che lo riconosce studioso più citato al mondo per le pubblicazioni scientifiche – la nostra comunità scientifica lo ringrazia sentitamente per il contributo fondamentale nello studio dei sistemi complessi disordinati alla base di tante linee di ricerca del Cnr, dallo studio dei sistemi vetrosi, ai sistemi di lasing e trasmissione della luce in mezzi random, dalle reti neurali e IA, alle reti metaboliche e alla biofisica. Lamentiamo spesso, e purtroppo a ragione, le molte difficoltà nelle quali si dibatte la ricerca italiana, dalla scarsità di risorse umane e finanziarie alla burocratizzazione, ma questo premio è solo l’ultima e straordinaria conferma dell’eccellenza della ricerca scientifica italiana”, conclude Carrozza. Chi è Giorgio Parisi Fisico teorico dell’Università Sapienza di Roma e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e vicepresidente dell’Accademia dei Lincei, Parisi era entrato a far parte della classifica della Clarivate Citation Laureates, che comprende i ricercatori le cui pubblicazioni scientifiche sono fra le più citate al mondo e che è considerata una sorta di anticamera del premio Nobel.

Prof. Giorgio Parisi – foto Rainews

Nato a Roma nel 1948, Parisi si è laureato in Fisica alla Sapienza Università di Roma nel 1970 sotto la guida di Nicola Cabibbo e ha iniziato la sua carriera scientifica nei Laboratori Nazionali di Frascati dell’Infn, prima come membro del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) (1971-1973) e poi come ricercatore dell’Infn (1973-1981). Durante questo periodo ha trascorso lunghi soggiorni all’estero, prima alla Columbia University di New York (1973-1974), all’Institut des Hautes Études Scientifiques a Bures-sur-Yvettes (1976-1977), all’Ecole Normale Supérieure di Parigi (1977-1978). È stato Presidente dell’Accademia dei Lincei dal 2018 al 2021. Determinanti i suoi contributi scientifici in diverse aree della fisica: dallo studio delle particelle elementari alla meccanica statistica e alla fluidodinamica, dalla materia condensata ai supercomputer. Sistemi complessi come retineurali, sistema immunitario e il movimento di gruppi di animali sono stati oggetto di alcuni dei suoi oltre 600 articoli. Nella sua carriera ha vinto due finanziamenti del Consiglio Europeo delle Ricerche (Erc) e alcuni fra i premi scientifici più prestigiosi, come la Medaglia Boltzmann (1992), la Medaglia Dirac per la fisica teorica (1999, la Medaglia Max Planck (2011), il premio Wolf (2021). Intorno al 1980 scoprì modelli nascosti in materiali complessi disordinati. Le sue scoperte sono tra i contributi più importanti alla teoria dei sistemi complessi. Consentono di comprendere e descrivere molti materiali e fenomeni diversi e apparentemente del tutto casuali, non solo in fisica ma anche in altre aree molto diverse, come la matematica, la biologia, le neuroscienze e il machine learning.

I Nobel “italiani” Finora sono 20 i Nobel assegnati a italiani fin dalle origini del premio. Dei 20 riconoscimenti, 12 sono quelli scientifici e di questi 5 quelli per la Fisica, 6 per la Medicina e uno per la Chimica. Fra i 20 premiati le donne sono due: Grazia Deledda, per la Letteratura nel 1926, e Rita Levi Montalcini, per la Medicina 60 anni più tardi, nel 1986. L’ultimo Nobel a un ricercatore nato in Italia è quello del 2007 a Mario Capecchi, attivo negli Usa, ma per risalire a un ricercatore italiano che ha svolto in Italia la maggior parte del lavoro bisogna risalire a 62 anni fa, al Nobel per laChimica assegnato nel 1959 a Giulio Natta. Giorgio Parisi è dunque il sesto vincitore italiano del Nobel per la Fisica. Il primo nel 1909 è Guglielmo Marconi con il tedesco Karl Ferdinand Braun “in riconoscimento del loro contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili”. Nel 1938 tocca a Enrico Fermi “per la sua dimostrazione dell’esistenza di nuovi elementi radioattivi prodotti da irraggiamento neutronico e per la relativa scoperta delle reazioni nucleari indotte da neutroni lenti”. Nel 1959 il riconoscimento va ad Emilio Gino Segre’ e allo statunitense Owen Chamberlain “per la loro scoperta dell’antiprotone”. Nel 1984 è la volta di Carlo Rubbia con l’olandese Simon van der Meer “per il loro contributo decisivo al grande progetto che ha portato alla scoperta delle particelle W e Z, comunicatori di interazione debole”. L’ultimo prima di Parisi, nel 2002, è Riccardo Giacconi, genovese naturalizzato statunitense, “per i contributi pionieristici all’astrofisica, che hanno portato alla scoperta di sorgenti cosmiche di raggi X”. La settimana dei Nobel Questa è la settimana dei Premi Nobel: i nomi dei vincitori saranno annunciati tra il 4 e l’11 ottobre. Per il secondo anno consecutivo salta, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia di Covid, la cerimonia prevista a Stoccolma in presenza per la consegna dei premi Nobel, che tradizionalmente si tiene il 10 dicembre, ricorrenza della morte di Alfred Nobel. Lo ha annunciato la Fondazione Nobel spiegando che i premiati riceveranno medaglie e diplomi nei loro Paesi, direttamente a casa. La Fondazione Nobel ha precisato che la cerimonia sarà trasmessa in televisione e in diretta streaming tramite le sue piattaforme digitali. Il riconoscimento anche per quest’anno è pari a 10 milioni di corone svedesi, quasi 986 mila euro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.