Insieme contro il bullismo si può!
Gli alunni dell’Istituto Comprensivo “L. Capuana” di Barcellona P.G., diretto dalla Dott.ssa Carmela Pino, sono stati impegnati nei progetti PON che si sono svolti nei tre plessi dell’Istituto, Barcellona P.G., Rodì Milici e Castroreale, nei giorni 2-11 settembre.
Questi progetti sono stati pensati con una duplice finalità: potenziare e sviluppare le conoscenze e le abilità degli alunni e favorire l’inclusione e la socializzazione nella particolare situazione che stiamo vivendo in seguito all’emergenza Covid19.
Anche noi alunni delle classi 2^ e 3^A, della scuola secondaria di I grado “A. Martino” di Rodì Milici abbiamo partecipato ad uno dei progetti PON proposti, dal titolo “Diverso da chi?” – modulo “Nativi Digitali”.
Seguiti dalle Prof.sse Rosaria Fogliani e Daniela Anastasi, abbiamo approfondito la tematica del bullismo e dei pericoli della rete.
Questo progetto è stato molto interessante perché affrontava una tematica molto vicina a noi adolescenti.
Il bullismo è un fenomeno purtroppo molto diffuso tra gli adolescenti ed è una forma di violenza, fisica, verbale e psicologica nei confronti di un compagno più piccolo o ritenuto “meno forte”, violenza che si ripete nel tempo distruggendo l’autostima della vittima.
Ancora più pericoloso e subdolo è il cyberbullismo, che avviene quando la vittima viene “bullizzata” sui social e le violenze possono essere viste da un vasto pubblico, amplificando la sofferenza della vittima.
Questo ci ha fatto riflettere su un uso consapevole della rete, che è sicuramente uno strumento utile ma che può nascondere parecchie insidie se viene utilizzata nel modo sbagliato.
In classe abbiamo visto diversi video su questo argomento, in particolare il monologo di Paola Cortellesi intervallato dalle strofe della canzone “Il Guerriero” di Marco Mengoni, che ci ha molto colpito e ci ha fatto riflettere su diversi aspetti di questo complesso fenomeno, in particolare sul senso di solitudine della vittima ma anche sull’indifferenza di chi è “spettatore” di atti di bullismo.
Abbiamo inoltre riflettuto sul termine “empatia” cioè il sentire sulla propria pelle la sofferenza o la gioia dell’altro, senza restare indifferenti.
Confrontandoci tra di noi alla luce di quanto abbiamo appreso, abbiamo creato una sceneggiatura e uno storyboard, attraverso il software Storyboard that e infine abbiamo girato il nostro cortometraggio.
È stata una bella esperienza che ci ha permesso di imparare, rispettare il punto di vista degli altri e divertirci.
Abbiamo capito che non bisogna escludere nessuno e che anche il bullo in fondo è una vittima, che va salvata con l’affetto e l’amicizia.
Widad ARBAOUI
Andrea BARBARO
Scuola “A. Martino”- Rodì Milici
I.C. “L.CAPUANA”- Barcellona P.G.