Via i riferimenti sessisti dal vocabolario online Treccani
Le parole sempre al passo coi tempi. Devono seguire le trasformazioni della lingua in base ai cambiamenti del costume e della società e dopo un acceso dibattito di un gruppo di attiviste con la direttrice del vocabolario Valeria Della Valle, l’istituto dell’enciclopedia Treccani ha deciso di aggiornar la voce donna. Eliminare tutti quei sinonimi dispregiativi collegati all’espressione “buona donna” che riflettevano un marchio misogino e maschilista, penetrato nel senso comune, come cagna, battona, bella di notte, donnina allegra, termini offensivi che, d’ora in poi, vengono associati alla parola prostituta.
Nella nuova versione del lemma donna ci saranno, invece, riferimenti ad espressioni che ne valorizzano i traguardi intellettuali e sociali, ad esempio donna di stato, di legge, di scienze. Innovazione che rispecchia del resto sviluppi della società come l’arrivo di una donna al vertice del Cnr e, recentemente, alla guida dei servizi segreti. Un bel segnale non trascurabile perché la lingua è fondamentale nell’educazione e nel cambiamento culturale e cammina insieme al lungo e ostinato processo dell’emancipazione femminile