domenica, Dicembre 22, 2024
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Il burattino più famoso al mondo si anima alla Zirilli

“Animare insieme la lettura” è stato un interessante e coinvolgente percorso formativo dedicato alla promozione della lettura rivolto agli alunni delle classi prime della Scuola Secondaria di 1° grado “Zirilli” dell’IC Terzo Comprensivo Milazzo, diretto dal Dirigente Scolastico, prof. Alessandro Greco, all’interno della diversificata articolazione del progetto PON “Un PON…te verso le competenze” promosso dai Fondi Strutturali Europei, volti, sulla base del Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020, a promuovere attraverso l’attuazione di progetti mirati il  potenziamento delle competenze di base in chiave innovativa, a supporto dell’offerta formativa.

Il modulo PON “Animare insieme la lettura”, coordinato dalla prof.ssa Giusy Andaloro in qualità di docente Esperto e dalla prof.ssa Anna Maria Gitto come docente Tutor, è stato finalizzato a migliorare le competenze linguistiche di base degli allievi della prima classe della Scuola Secondaria di 1° grado “Zirilli” mediante un approccio ludico e gioioso alla lettura.

Gli alunni, che si sono messi in gioco per animare la storia del burattino più famoso del mondo creato dalla penna di Collodi, Pinocchio, sono stati assoluti protagonisti del laboratorio di lettura e si sono calati perfettamente nei panni dei diversi personaggi.

La messa in scena dei principali quadri narrativi della storia di Pinocchio è avvenuta “en plein air” nel cortile e negli ampi spazi della scuola “Zirilli” secondo modalità rispettose del rigido protocollo anti-covid.

La drammatizzazione è stata caratterizzata da apporti originalissimi sia per quanto riguarda i costumi, realizzati in modo semplice dagli stessi ragazzi-attori con materiali di facile consumo come carta crespa, cartoncino, nastri, che per l’adattamento scenografico del tutto “naturale” in quanto lo sfondo scenico è stato offerto dalle aiuole situate attorno all’edificio scolastico.

L’animazione ha preso il via, in maniera spontanea, dopo la lettura della famosissima fiaba e la visione del film “Le avventure di Pinocchio” realizzato nel 1971 dal regista Luigi Comencini in cui l’indimenticabile Nino Manfredi interpreta magistralmente il povero falegname Geppetto: pian piano i piccoli lettori sono entrati all’interno della storia narrata senza rendersene conto, individuando i tratti caratteristici dei personaggi e assumendone nella rappresentazione mimata o recitata quei gesti tipici, variando di volta in volta l’espressione del volto o modulando in modo sempre più preciso l’intonazione della voce, senza mai perdere il filo della narrazione.

Gli alunni-lettori si sono via via resi conto come dentro la storia di Pinocchio ci siano tante altre storie su cui riflettere e da cui trarre qualche insegnamento, per esempio quella di Geppetto, di Mangiafuoco, del Gatto e della Volpe o della Fatina.

Drammatizzando poi la scena finale, “a sorpresa”, i ragazzi hanno voluto esprimersi in modo originale riguardo al messaggio contenuto nella fiaba più conosciuta nel mondo; Pinocchio non può restare per sempre un burattino giocherellone, scanzonato e irresponsabile, deve diventare un bambino, crescere in modo corretto, mostrarsi verso il prossimo sempre rispettoso, generoso e onesto, assumersi le proprie responsabilità rispettando le regole che sono alla base di una convivenza civile.

Attraverso la tecnica dell’improvvisazione teatrale i ragazzi sono diventati i veri protagonisti della rappresentazione proponendo idee che sentivano proprie e che scaturivano dalla loro immaginazione, senza doversi necessariamente appoggiare a decisioni calate dall’alto da un soggetto di ruolo superiore.

L’improvvisazione teatrale non è solo libero sfogo della fantasia: improvvisare con altre persone significa innanzitutto rapportarsi con soggetti di cui non si conoscono le intenzioni, ma con i quali c’è la necessità di mettersi in relazione a più livelli (corpo/mente/emozioni) in maniera tale da poter essere compresi, comprendere e trovare il modo di integrarsi con l’altro e con le sue idee, dando il via a una relazione dinamica che superi le posizioni iniziali di ogni soggetto in gioco, favorendo l’ascolto e l’integrazione reciproca.

L’improvvisazione, inoltre, ha trasmesso una “cultura positiva dell’errore”, insegnando ai ragazzi che gli sbagli fanno parte di ogni attività e soprattutto offrendo strumenti comunicativi per saperli affrontare con maturità, infondendo fiducia anche ai soggetti meno sicuri di sé.

La didattica laboratoriale, messa in atto durante le trenta ore del percorso formativo del modulo dedicato alla lettura, ha senza dubbio fornito agli alunni validi strumenti per apprezzare il piacere della lettura e riconoscerne il valore, ma soprattutto, attraverso il coinvolgimento emotivo di ciascuno all’interno di un gruppo molto coeso e collaborativo, ha promosso importanti capacità relazionali e comunicative.

Animare insieme la lettura del libro “Le avventure di Pinocchio” è stata un’esperienza scolastica di certo tra le più significative di un anno particolarmente impegnativo: ciascun lettore/attore, mettendosi di volta in volta nei panni di Pinocchio, si è divertito, emozionato, confrontato e arricchito  perché, come diceva il famoso scrittore Gianni Rodari, La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare a conoscere il mondo. (da “La freccia azzurra”).

Le docenti

Giuseppa Tindara Andaloro

Anna Maria Gitto

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