Addio a Franco Battiato, il filosofo geniale della musica italiana.
E’ morto a 76 anni l’artista geniale, il filosofo colto e raffinato, nella sua casa di Milo, a Catania, dopo una lunga malattia.
L’avanguardia, il pop, l’elettronica, la lirica, il cinema, la pittura, artista colto e raffinato, è difficile incasellarlo, ma inevitabile amarlo e godere della sua musica senza tempo.
Ricorda il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che con il suo inconfondibile stile musicale ha affascinato il pubblico vasto, mentre il ministro della cultura Franceschini sottolinea la sua eredità perenne.
L’artista catanese divenne popolare con l’album La voce del padrone, era il 1981, 40 anni fa, ma già da oltre un decennio Franco Battiato, grazie all’amico Giorgio Gaber, frequentava il mondo della musica con passione, talento e infinita curiosità. Nato a Jonia, in provincia di Catania nel 1945, ha fatto della contaminazione fra i generi la sua cifra stilistica musicale, musica pop, progressiv ed elettronica ma anche l’opera lirica, la classica e la sinfonica.
Fra sperimentazioni artistiche e successo commerciale, l’esercizio continuo della meditazione, una inesausta ricerca spirituale fra oriente e occidente sostenute da una cultura vastissima riflessa in parte nei testi particolarissimi delle sue canzoni.
E della morte diceva: “Non esiste, è solo trasformazione”