lunedì, Dicembre 23, 2024
Parliamo di....ScienzaScienza e Cultura

Rifiuti elettronici: l’importanza del riciclo

L’Università dell’Iowa (USA) ha ideato un sistema semplice ed economico per estrarre i metalli dai rifiuti elettronici. Ma prima di tutto dobbiamo riciclarli.

da Focus.it

Recuperare metalli da smartphone e altri dispositivi elettronici è un lavoro duro, complicato e con molte implicazioni etiche: l’e-waste è destinato ad aumentare, e si stima che nel 2030 potrebbe arrivare a 75 milioni di tonnellate annue globali. Il problema è amplificato dal fatto che nel mondo meno del 20% dei rifiuti elettronici viene riciclato: buona parte di ciò che non si ricicla finisce nelle discariche a cielo aperto dell’Africa o dell’Asia, dove gli abitanti si intossicano bruciando e sciogliendo nell’acido i circuiti dei nostri vecchi pc e smartphone per estrarne metalli preziosi.

Un metodo nuovo. È in questo desolante quadro umanitario e ambientale che si inserisce uno studio pubblicato su Materials Horizons, nel quale viene presentata una nuova tecnologia di estrazione di metalli preziosi dai rifiuti elettronici. Tramite un processo di ossidazione controllato, che sfrutta la diversa reattività dei componenti, il sistema consente di separare i metalli che si trovano all’interno dei circuiti. Il procedimento pare essere economico e può essere condotto a temperature relativamente basse, comprese tra 270 e 370 °C.

L’importanza del riciclo. Per quanto nuovi sistemi di purificazione dei metalli servano a rendere più semplice ed economico lo smaltimento dell’e-waste, il primo passo dobbiamo farlo noi, riciclando correttamente ciò che gettiamo e facendo così in modo che non finisca in luoghi infernali come quello di Agbogbloshie, in Ghana. Quanto sia importante riciclare ce lo ricorda questo 18 marzo la Giornata Mondiale del Riciclo, che quest’anno ha come tema “Gli eroi del riciclo”, ovvero «persone, luoghi o attività che dimostrano l’importanza del recupero dei rifiuti». Noi siamo convinti che ognuno di noi possa e debba fare la sua parte, per rispettare non solo il Pianeta, ma anche le persone che ci vivono.

da focus.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.