I.C. Capuana ricorda le vittime della mafia
Un giorno per ricordare e riveder le stelle
La giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie è giunta alla XXVI edizione.
Questa giornata, da qualche anno, è stata riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n°20 dell’8 marzo 2017 e si celebra il 21 marzo. Essa è un momento di riflessione, approfondimento e di testimonianza attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie. È nata, come spesso racconta don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e ideatore di quest’iniziativa, perché durante una commemorazione, la mamma di Antonio Montinaro chiese a don Ciotti, piangendo, perché il nome del proprio figlio non venisse ricordato e si nominassero solo in modo generico i “ragazzi della scorta” del giudice Falcone.
Colpito dalle parole di questa mamma, don Ciotti ideò questa manifestazione, nella quale, ogni anno, vengono declamati i nomi di tutte le persone che le mafie hanno ucciso. Un elenco lunghissimo, nel quale ogni nome viene declamato con cura per rivivere nel ricordo affinché il suo sacrificio non sia vano.
Il crimine organizzato, in Italia si chiama mafia, termine che in origine designava solo Cosa nostra, cioè la mafia siciliana, ma che spesso si usa per riferirsi in generale anche a camorra, ‘ndrangheta, Sacra corona unita, ossia tutti quei gruppi criminali che hanno drammaticamente segnato la storia del nostro paese e che si alimentano grazie all’omertà, all’indigenza e all’ignoranza.
Le vittime di mafia più conosciute sono Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato, Rocco Chinnici, Don Pino Puglisi. Ma l’elenco, come dicevamo prima è lunghissimo, più di mille nomi, ciascuno con la propria storia. Il nome è il primo diritto di una persona e citare tutte le vittime di mafia è il modo che abbiamo per onorarne la memoria.
A causa della pandemia da Covid 19, l’organizzazione di questa manifestazione non potrà coinvolgere fisicamente tante persone, come negli anni scorsi ma si potrà partecipare virtualmente grazie ai social.
L’Istituto Comprensivo “L. Capuana”, di cui la nostra scuola fa parte, ha organizzato venerdì 19 marzo una toccante manifestazione in cui sono state lette riflessioni scritte dai nostri compagni e infine sono stati declamati i nomi delle vittime. Alla manifestazione erano presenti la Dirigente dell’Istituto, Dott.ssa Carmela Pino, la Vicaria Maria Maiorana e l’Assessore alla Cultura, avv. Viviana Dottore. Chiaramente, nel rispetto della normativa anti Covid, solo una piccola rappresentanza di noi ha potuto partecipare fisicamente. Chi invece, come noi, non ha potuto essere presente ha seguito la diretta in streaming sulla pagina Facebook dell’Istituto “Leonardo Capuana”, che ci ha consentito di essere virtualmente uniti ai nostri compagni.
È stata una bella iniziativa perché è importante che noi giovani comprendiamo l’importanza della cultura per contrastare la criminalità.
Il ricordo delle vittime innocenti delle mafie deve essere per noi un faro che ci guida verso gesti concreti nel rispetto della legalità. Gli uomini e le donne uccise ci insegnano che non bisogna essere eroi per combattere la mafia ma bisogna essere persone che vivono nel pieno rispetto delle leggi anche nei piccoli gesti quotidiani.
Questa XXVI edizione è stata intitolata “A ricordare e riveder le stelle”, perché ricordare significa “richiamare al cuore”. Nella seconda parte dello slogan è citato l’ultimo verso della Divina Commedia di Dante, di cui quest’anno ricorrono i settecento anni dalla morte. Questa citazione sta a significare che le persone di cui abbiamo ricordato i nomi sono delle stelle che illuminano il nostro cammino e splendono anche nei momenti bui come segno di speranza.
Marco BUGLISI, Natale CAMPISI, Rayan L’AVALLI
IIA “G. MARTINO” Rodì Milici – IC “L. CAPUANA”
La giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
Il 21 marzo, primo giorno di primavera, l’associazione Libera celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Questa giornata è un momento di riflessione, approfondimento e di incontro. Tutti noi, dobbiamo ricostruire insieme una memoria comune ricordando quelle vittime. Leggere e rievocare i loro nomi è un modo per far rivivere quegli uomini, quelle donne e bambini che hanno perso la vita, per non far morire le loro idee e per testimoniare l’esempio di chi ha combattuto contro le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti. Dietro questi nomi ci sono storie di una triste realtà, di chi si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi, storie di passioni, sacrifici per il bene comune e dell’affermazione di diritti e libertà negate.
Noi, giovani generazioni, che rappresentiamo il futuro, dobbiamo impegnarci a non essere superficiali. È importante spendere il nostro tempo nella cultura e nella conoscenza, avvicinarci sin da piccoli alla legalità, alla libertà, al rispetto, al coraggio; dobbiamo essere adulti liberi, in grado di rispettare il prossimo, capaci di esprimere le nostre opinioni, di non abbassare lo sguardo di fronte alle ingiustizie, ai soprusi, all’illegalità.
Per prepararci a questa giornata noi alunni della III A della scuola secondaria di primo grado “Martino” di Rodì Milici, abbiamo svolto diverse attività che ci hanno permesso di conoscere le storie di alcune di queste vittime e di ricordarne i nomi scrivendoli su delle stelle che rappresentano la memoria di quanto accaduto. Questo giorno ci offre la possibilità, anche in un anno difficile a causa della pandemia, di ricordare chi ha perso la propria vita perché come amava dire Falcone “gli esseri umani passano ma i nobili valori di cui sono portatori continuano a vivere incorrotti”.
Carole DA CAMPO e Giorgia DE PASQUALE
IIIA Scuola sec. di I grado “Martino”Rodì Milici I.C. “L. CAPUANA” Barcellona P.G.
Poesie scritte dagli alunni
I miei grandi eroi La legalità è essenziale ma la mafia è brutale. Se contro di lei fai qualcosa inizia pian piano a diventare spaventosa. Esiste un albero della legalità che da molti anni i suoi frutti dà. Le sue regole devi rispettare se la mafia vuoi attaccare Ricorda di non stare zitto zitto perché la mafia è peggio di un conflitto. Questa poesia la dedico a voi Falcone e Borsellino i miei grandi eroi Greta GIUNTA, classe IA Scuola Sec. di I grado “Martino” Rodì Milici
La legalità La legalità, principio imprescindibile per una sola umanità, che abbia principi di unità e di fraternità. Alla legalità ci s’abitua da bambini anche quando si han solo problemini. Non c’è libertà senza la legalità la cosa che voglio è questa qua. Maria Chiara PRIVITERA, classe IA Scuola Sec. di I grado “Martino” Rodì Milici
La mafia La mafia è un’organizzazione criminale che toglie la libertà e fa male. Ti obbliga a pagare la tangente sottomettendo la povera gente. Guai se la vuoi fermare altrimenti ti vuole ammazzare. Molti hanno perso la vita per questo senza farci pagare nessun prezzo. Anche i bambini son finiti male perché uccisi da un’organizzazione criminale. Andrea BARBARO, classe IA Scuola Sec. di I grado “Martino” Rodì Milici
Le nostre stelle Le vittime innocenti sono stelle splendenti la loro vita hanno dato per un universo incantato. Nessuno li dimenticherà se il loro nome rimarrà. Falcone e Borsellino siete nel mio cuoricino. Tommaso CHIHAIA, classe IA, Scuola Sec. di I grado “Martino” Rodì Milici
La legge dell'omertà La mafia è pericolosa e può agire su ogni cosa. In ogni regione ha un nome con un diverso soprannome. È un’associazione criminale che bisogna fermare. Per fare questo bisognerà abolire la legge dell’omertà. Stefano RAPPAZZO, classe IA Scuola Sec. di I grado “Martino” Rodì Milici