lunedì, Dicembre 23, 2024
Eventi e Spettacoli

Papa Francesco, pellegrino di pace, a Mosul e Qaraqosh

«Il terrorismo non ha mai l’ultima parola».

È stato proprio negli ultimi giorni che papa Francesco si è recato in queste città, distrutte, sfinite. Il pontefice  ha voluto salutare Abdullah Kurdi, papà del piccolo Alan, naufragato con il fratello e la madre sulle coste turche nel settembre 2015 mentre con la famiglia tentava di raggiungere l’Europa, egli infatti ha ascoltato quanto dolorosa sia la perdita di un’intera famiglia, esprimendo partecipazione alla sofferenza dell’uomo.

Il terrorismo e la morte non hanno mai lultima parola. Lultima parola appartiene a Dio e al suo Figlio, vincitore del peccato e della morte” è stato proprio questo il messaggio che il pontefice voleva lanciare a tutto il mondo. La città in cui ha fatto visita il Papa, come “Pellegrino di pace”, il cui nome per i cristiani è Bakhdida (dono di Dio) è tra le poche dove la popolazione cristiana ha fatto ritorno dopo essere stata cacciata dallo Stato islamico, qui, sono state ripristinate in poche settimane tutte le croci di legno divelte dagli estremisti del «califfato» durante l’occupazione.

«Vi incoraggio a non dimenticare chi siete e da dove venite. A custodire i legami che vi tengono insieme, a custodire le vostre radici» … questa situazione «si è rivelata ancora più vera nei giorni più bui della guerra» e anche «in questi giorni di crisi sanitaria globale» … Questa terra ne ha molti», ha dichiarato il papa, parlando poi del tema del perdono. «Il perdono necessario da parte di coloro che sono sopravvissuti agli attacchi terroristici. Il perdono è necessario per rimanere nellamore, per restare cristiani. Perdono: questa è una parola-chiave. La strada per una piena guarigione potrebbe essere ancora lunga, ma vi chiedo, per favore, di non scoraggiarvi. Per favore non scoraggiatevi serve capacità di perdonare e nello stesso tempo il coraggio di lottare. So che questo è difficile, confidiamo che Dio sia in grado di portare pace in questa terra», ha dichiarato il pontefice che ha ribadito il suo fermo “no al terrorismo e alla strumentalizzazione” …

Il Papa per finire ha riaffermato temi molto importanti come la fraternità, la speranza, e la pace, di odio e violenza, appellandosi a tutte le donne, a tutte le famiglie. Infine in chiusura della visita c’è stato il ritorno a Erbil e il bagno di folla a bordo della Papa Mobile, allo stadio dove sono state ammesse 10 mila persone e dove Francesco ha celebrato la Messa.

Marica Genovese V C BS

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