Il valore del ricordo
In onore della giornata “Della Memoria” la maestra ci ha letto alcuni passi tratti, da due libri della senatrice Liliana Segre testimone della Shoah, successivamente ci ha mostrato una sua intervista dove racconta il suo calvario.
Espulsa a otto anni da scuola, solo per essere ebrea, si ritrova su un treno con altre cinquanta persone, senza acqua né luce, con un solo secchio in comune per i bisogni, diretto ad Auschwitz.
Arrivati a destinazione viene scelta per diventare operaia-schiava, viene picchiata, maltrattata e umiliata. Come lei tanti altri bambini furono costretti a lasciare le loro cose, gli affetti, gli fu impedito di avere una vita sociale privandoli del futuro, portandoli ad essere vendicativi, come Liliana Segre che l’ultimo giorno vissuto ad Auschwitz, vedendo i soldati spogliarsi e buttare le armi, avrebbe voluto prendere la pistola e uccidere il soldato che aveva torturato lei e molti altri per anni.
Ma in quel preciso momento si rese conto di non essere un’assassina, ma una donna di pace. Ecco perché la sua voce è importante, necessaria come quella di pochi altri sopravvissuti ancora vivi, perché ci aiuta a condividere la sofferenza di chi e stato privato della propria dignità ed è stato sottoposto a umiliazioni e torture, specie se si tratta di bambini, come noi.
La crudeltà degli uomini non posso capirla, mi fa paura credere che possano essere esistite persone così terrificanti, ecco perché è giusto ricordare ciò che è avvenuto.
Sensibilizzare è un modo per impedire che il male venga ripetuto.
Solo riconoscendo la dignità a tutti gli uomini potremmo un giorno dimenticare le vittime di Auschwitz.
Alessandra Greco
Classe 5 Scuola Primaria S. Marina I.C. Terzo Milazzo