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IL NETTARE DEGLI DEI a SALINA, sua Maestà la MALVASIA

La Malvasia, nota anche come nettare degli dei, comprende molte varietà di viti adatte per la produzione di vini e spumanti. Viene prodotta da tempi remoti nell’isola di Salina e la sua importazione è attribuita ai greci di Cnido e di Rodi nel IV secolo a.C.

La coltura di queste viti ebbe maggiore splendore verso la metà del XIX secolo però, successivamente, subì un lungo periodo di crisi dopo che la filossera distrusse i vigneti. Molti agricoltori pertanto abbandonarono l’isola, ma quei pochi che rimasero permisero alla Malvasia di non scomparire da Salina. Nel 1931 venne fondata la “Società della Malvasia” che aveva il compito di diffondere e valorizzare tale prelibatezza in tutti i mercati nazionali ed esteri.

Esistono malvasie a frutto bianco, tra cui la Malvasia Bianca di Candia delle isole Eolie, e le malvasie a frutto nero. Dalla malvasia bianca di Candia si ottiene un eccellente vino bianco liquoroso dal sapore dolce. Dopo la vendemmia l’uva viene fatta seccare per 1 o 2 settimane al sole. Una volta ben essiccata, viene messa a fermentare. La sua gradazione può arrivare anche a 15°.

Il vino ottenuto dalla Malvasia presenta un colore giallo dorato intenso con sentori fruttati e floreali di pesca gialla, miele di tiglio, fiore di ginestra e cannella e vaniglia. La Malvasia quindi può essere considerata l’orgoglio degli abitanti di Salina che la utilizzano sia come bevanda che come ingrediente per preparare piatti deliziosi.

Laura Siragusa V C BS

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